L’otite nei bambini risulta essere tra le infezioni più comuni in età pediatrica assieme a quelle legate all’apparato respiratorio. La diagnosi viene effettuata dal pediatra o dall’otorinolaringoiatra.
Nei primi 3 anni di vita, circa l’80% dei bambini presenta almeno un episodio di otite media acuta e più di un terzo è soggetto a ricadute. La terapia medica prevede antibiotici e, nei casi gravi, il ricorso alla chirurgia, come l’asportazione delle adenoidi. La frequenza di otite nei bambini con Sindrome di Down è maggiore perchè presentano adenoidi più grosse, nasofaringe ridotta e tuba d’Eustachio ancora più orizzontale e corta.

Un po’ di anatomia dell’orecchio

L’orecchio umano è suddiviso in tre parti:

1) Orecchio esterno: composto da padiglione auricolare e meato acustico esterno (ricevono l’informazione sonora per convogliarla verso il timpano).
2) Orecchio medio: costituito da membrana timpanica (comunica con la rinofaringe attraverso la tuba di Eustachio), la cassa del timpano, la catena degli ossicini, l’apparato mastoideo e la tuba di Eustachio.
3) Orecchio interno: formato dal labirinto, suddiviso in coclea (organo dell’udito) e vestibolo (organo dell’equilibrio).

 

anatomia orecchio

La tuba di Eustachio, è la principale parte anatomica colpevole delle otiti nei bambini, è la zona in cui si localizza l’infezione. Essa drena i fluidi dall’orecchio, permettendo un corretto deflusso del muco; impedisce il reflusso in senso contrario dalla rinofaringe; evita il passaggio degli agenti patogeni dalla faringe all’orecchio medio; equilibra le pressioni dell’orecchio interno con la pressione atmosferica contribuendo alla trasmissione delle onde sonore e alla compensazione della pressione.

Cause e sintomi

L’otite media colpisce maggiormente nell’infanzia a causa della conformazione anatomica della tuba di Eustachio. Nei bambini questi canali sono più orizzontali, più corti e più tondeggianti rispetto all’adulto. Queste caratteristiche non consentono un corretto drenaggio del muco dall’orecchio medio verso le altre vie aeree, facilitando il ristagno del muco e favorendo un ambiente ideale per la colonizzazione da parte di batteri, virus e funghi. Otiti ripetute possono danneggiare il timpano e le strutture dell’orecchio interno.

Le cause più frequenti dell’otite sono: infezioni delle alte vie respiratorie (riniti, sinusiti, adenoiditi, tonsilliti); stato allergico locale (ispessimento della mucosa causa componente allergica); lesione da grattamento del condotto uditivo; malattie cutanee (eczema); alterazioni funzionalità tuba di Eustachio.

I sintomi più importanti sono invece: otalgia (dolore all’orecchio), ipoacusia (riduzione dell’udito), fuoriuscita di pus, febbre ed acufeni (sensazione uditiva riferita al ronzio). L’otite nel neonato e nei bambini di pochi mesi si può presentare con pianto inconsolabile, irritabilità, vomito, inappetenza e bisogno di toccarsi ripetutamento l’orecchio infiammato.

Come può essere utile l’osteopatia?

In osteopatia è possibile favorire il drenaggio della tuba di Eustachio tenendo conto della funzionalità e delle connessioni di tale struttura, ad esempio con la mandibola e i muscoli masticatori, i quali possono influire sulla pervietà della tuba. Importante è la relazione tra deglutizione, respirazione (diaframma) e drenaggio della tuba.
Il trattamento manipolativo sarà personalizzato e delicato, e sinergico alla terapia medica, in un’ottica multidisciplinare.

Quali misure si possono suggerire per prevenire l’otite media nei bambini?

Limitare l’utilizzo del ciuccio: secondo alcuni studi, potrebbe aumentare del 25% il rischio di tali affezioni perché la pressione all’interno dell’orecchio in caso di otite sarà negativa e quindi la tuba d’Eustachio si chiuderà e non permetterà un corretto drenaggio.