Una raccolta di poesie e filastrocche da dedicare alle mamme, per celebrare un’occasione speciale, come la Festa della Mamma o il suo compleanno, o per riservarle un pensiero in un giorno qualsiasi: dopotutto c’è sempre un motivo per dire alle nostre mamme quanto sono importanti per noi!
È la mia mamma!
di Jolanda Restano
Mi coccola, mi carezza, mi prende in braccio,
mi bacia e mi conforta con il suo abbraccio,
mi ama, mi aiuta, mi vuole bene
a lei confido sempre tutte le mie pene
Scalda il mio cuore come una fiamma:
è la mia mamma!
Grazie mamma
di Judith Bond
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato
di chiedere un grazie.
Grazie mamma.
Filastrocca della mamma
di Giuseppe Bordi
Filastrocca della mamma
che cancella ogni mio dramma,
ha per me il consiglio giusto,
mi fa ridere di gusto.
Lei soddisfa i miei bisogni,
nutre me con i miei sogni;
lascia indietro la carriera
per dar luce alla mia sera.
Poi mi cura ogni ferita,
rende lieve ogni salita;
mi fa crescere più forte
tiene aperte le sue porte.
Se la vita si fa dura,
se la notte si fa scura,
lei andrà fino al paradiso
e mi accenderà un sorriso.
A mia madre
di Edmondo De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni
e più la guardo e più mi sembra bella.
Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio priego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
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