Uno studio dell’UC Davis MIND Institute su topi gravidi ha rilevato che quantità elevate di acido folico durante la gravidanza hanno danneggiato lo sviluppo cerebrale degli embrioni. Secondo i ricercatori i risultati indicano che sono necessarie ulteriori indagini per stabilire quale sia il dosaggio di acido folico raccomandato per le donne in gravidanza.
La ricerca, pubblicata il 30 settembre su Cerebral Cortex, ha coinvolto topi gravidi a cui è stata somministrata una quantità normale di acido folico, 10 volte la quantità raccomandata, o nessuna. La prole dei topi che hanno ricevuto la maggiore quantità ha mostrato cambiamenti cerebrali significativi.

Lo studio sui topi ha rivelato che paradossalmente, i cambiamenti nel cervello dovuti a un eccesso di acido folico imitavano quelli associati a una carenza della stessa vitamina.

Konstantinos Zarbalis, professore associato presso il Dipartimento di patologia e medicina di laboratorio, autore della ricerca e membro della facoltà dell’UC Davis MIND Institute, ha sottolineato come lo studio mostri che l’assorbimento di folato alterato nel cervello può causare carenza di folati cerebrali, una sindrome che è spesso associata allo sviluppo dell’autismo.

Acido folico e gravidanza

L’integrazione di acido folico (la forma sintetica della vitamina B9 o folato) è ampiamente raccomandata per le donne in età fertile. È stato dimostrato che riduce sostanzialmente il rischio di difetti del tubo neurale, come la spina bifida, nei bambini. La ricerca, compresi gli studi presso il MIND Institute, ha anche dimostrato che le vitamine prenatali che includono l’acido folico hanno un effetto protettivo contro lo sviluppo dell’autismo e di altri disturbi.

Ralph Green, illustre professore di patologia e medicina della UC Davis e autore dell’attuale studio, ha partecipato al panel con l’Accademia Nazionale delle Scienze e l’Istituto di Medicina (ora chiamato Accademia Nazionale di Medicina) che ha determinato l’assunzione giornaliera raccomandata di acido folico (400 mcg) e il limite massimo giornaliero sicuro (1000 mcg). Faceva anche parte del comitato della Food and Drug Administration (FDA) che raccomandava l’aggiunta di acido folico agli alimenti.

Alla luce del nuovo studio però Green avverte: “Alcune donne potrebbero assumere una quantità di acido folico eccessiva”.

Alle donne che hanno dato alla luce un bambino con difetti del tubo neurale o che hanno determinate condizioni come l’epilessia e che assumono anticonvulsivanti, è stato generalmente consigliato di assumere dosi molto più elevate di acido folico. 

donna acido folico

 

“In modelli animali – ha detto Zarbalis – abbiamo indicazioni che quantità molto elevate di acido folico possono essere dannose per lo sviluppo cerebrale del feto, e la comunità clinica dovrebbe prendere seriamente questa indicazione, per sostenere la ricerca in questo settore e per rivalutare la quantità di acido folico che è ottimale per le donne incinte “.

Zarbalis e Green sospettano che il problema risieda nel modo in cui l’acido folico viene metabolizzato dall’organismo e hanno in programma di indagare ulteriormente sul fenomeno.

I coautori dello studio includono: Angelo Harlan De Crescenzo, ora all’Università del Nevada, Reno; Alexios Panoutsopoulos, Lyvin Tat, Zachary Schaaf e Shailaja Racherla del Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio della UC Davis; Lyle Henderson dell’Institute for Pediatric Regenerative Medicine dello Shriners Hospital for Children e Nicholas Greene e Kit-Yi Leung dell’UCL Great Ormond Street Institute of Child Health, University College, Londra.

L’istituto UC Davis MIND di Sacramento

L’istituto UC Davis MIND di Sacramento, in California, è stato fondato nel 1998 come un centro di ricerca interdisciplinare unico in cui famiglie, leader di comunità, ricercatori, medici e volontari lavorano insieme per un obiettivo comune: ricerca di cause, trattamenti e potenziale prevenzione dei disturbi dello sviluppo neurologico. L’istituto svolge importanti attività di ricerca su autismo, sindrome dell’X fragile, sindrome da delezione del cromosoma 22q11.2, disturbo da deficit di attenzione / iperattività (ADHD) e sindrome di Down. Ulteriori informazioni sull’istituto e sulla sua serie di illustri docenti, sono disponibili  all’indirizzo web: mindinstitute.ucdavis.edu.