L’adozione internazionale è l’adozione di un bambino straniero realizzata nel Paese dove risiede. La procedura è regolata dalla Convenzione de L’Aja. In Italia questo ruolo è svolto dalla Commissione per le Adozioni Interazionali (CAI).
Nella prima fase il percorso è identico a quello dell’adozione nazionale, quindi i primi passi sono: possedere i requisiti richiesti dalla legge, dare dichiarazione di disponibilità all’adozione internazionale presso il Tribunale dei Minori (TM) competente, frequentare il percorso proposto dai Servizi Sociali territoriali e infine ottenere il decreto di idoneità all’adozione.
La scelta dell’ente autorizzato
Una volta ottenuto il decreto di idoneità, il passo successivo è il conferimento formale del mandato all’ente prescelto, che presuppone una conoscenza delle metodologie dello stesso e i relativi costi, ma soprattutto delle caratteristiche del paese scelto e del contesto nei quali i bambini vivono.
Gli enti lavorano in rete con uno o più Paesi, di conseguenza la scelta implica anche scegliere i Paesi in cui l’ente opera. La CAI autorizza, verifica e monitora il funzionamento degli enti (http://www.commissioneadozioni.it/per-una-famiglia-adottiva/per-adottare/).
L’ente svolge un ruolo molto importante in quanto fa da tramite tra i genitori e le autorità/strutture che tutelano e ospitano il bambino. Tra i compiti dell’ente vi è quello di informare, formare e affiancare la coppia nel suo percorso, curando lo svolgimento delle procedure nel paese straniero. Infine l’ente segue la famiglia nel post-adozione una volta rientrati in Italia.
Quali sono i costi dell’adozione internazionale?
A differenza dell’adozione nazionale che è gratuita, l’adozione internazionale implica dei costi. Infatti, l’ente autorizzato si occupa della preparazione della documentazione che verrà presentata alle autorità straniere, della sua traduzione e del suo invio. All’estero è necessaria, inoltre, la presenza di intermediari che affianchino la coppia nel paese d’origine. Ciò determina dei costi per i futuri genitori in base al Paese del minore, al viaggio per raggiungerlo, ai soggiorni richiesti, che possono essere più o meno lunghi.
Si consideri, tuttavia, che le spese documentate e certificate dall’ente sono in parte deducibili e rimborsabili. Per saperne di più sui rimborsi è possibile rivolgersi alla Commissione per le Adozioni Internazionali: http://www.commissioneadozioni.it/linea-cai/
Attesa, abbinamento e ingresso in Italia
Completato l’iter formale, la pratica giunge all’autorità preposta nel paese straniero dove la coppia è inserita in una lista d’attesa. Di seguito avviene l’abbinamento e, infine, in presenza degli operatori, avviene l’incontro con il bambino. In alcuni Paesi vi è l’obbligo di permanere con i figli fino a due mesi prima di poter rientrare in Italia, in altri sono necessari più viaggi a distanza di mesi, in altri ancora è richiesta una permanenza di circa due settimane. È importante quindi che la coppia s’informi sulle diverse procedure che variano da Stato a Stato.
Questa fase prevede il coordinamento tra le varie autorità al fine di consentire da un lato l’emanazione del provvedimento di adozione da parte dell’autorità estera, dall’altro la verifica della corrispondenza dell’adozione ai criteri previsti dalla convenzione dell’Aja da parte della CAI, che autorizzerà l’ingresso del minore in Italia.
Trascrizione e acquisizione della cittadinanza italiana
Il TM avente competenza territoriale in funzione della residenza degli adottanti, provvederà alla trascrizione dell’adozione, che, oltre a produrre gli effetti già citati, determinerà per il minore adottato l’acquisizione della cittadinanza italiana.
Certe gravidanze non crescono in grembo e superano i confini
“Alcune storie nascono da un lungo viaggio, da un paese lontano, un istituto che ospita bimbi in attesa di incontrare nuovi genitori. Io ti ho cercato con tutta me stessa, per me sei l’amore della mia vita e non importa se il semino viene da tanto lontano. Sarò per sempre la tua mamma. Ti voglio bene. La mamma”
(Un seme venuto da lontano, lettera di una mamma, da Cara Adozione, http://www.italiaadozioni.it/cara-adozione-racconta-le-tappe-delladozione/)
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