Il virus che causa COVID-19 è un betacoronavirus (SARS-CoV-2 precedentemente indicato 2019-nCoV o COVID-19). Il virus SARS-CoV-2, lasciato il suo probabile serbatoio animale selvatico, si è diffuso rapidamente in tutti i continenti, trovando nella specie umana una popolazione recettiva e in grado di permettergli una efficiente trasmissione intraspecifica. L’elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra però non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l’uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto.

Gli animali possono contrarre il virus?

Recentemente sono state segnalate infezione da SARS-CoV-2 in 2 cani (Hong Kong), gatti (Belgio), tigri (zoo del Bronx, USA) ed inoltre vi sono state prove di trasmissione del virus a divere specie animali a livello sperimentale, tuttavia la maggior parte degli esperti di malattie infettive appartenenti a diverse organizzazioni sanitarie internazionali e nazionali concordano sul fatto che non ci sono attualmente prove che indichino che gli animali domestici abbiano un ruolo nella diffusione del COVID-19 ad altri animali e neppure all’uomo.

bambina con cucciolo

Quindi non vi sono evidenze ad oggi di un ruolo epidemiologico attivo degli animali nella diffusione della malattia.

Inoltre, è utile sottolineare che gli animali domestici contribuiscono alla nostra gioia e al nostro benessere, soprattutto in periodi di stress come quelli che stiamo vivendo. In assenza di sintomi riferibili a COVID-19 e se non si è in isolamento domiciliare, passare del tempo con il proprio animale domestico e accompagnare il proprio cane nell’uscita quotidiana (nel rispetto della normativa) contribuisce a mantenere in salute noi stessi e i nostri amici animali.
Pertanto, se non si è malati di COVID-19 e non ci sono casi in famiglia, tutti, anche i bambini, possono continuare ad interagire normalmente con il proprio animale, portandolo a passeggio, nutrendolo e giocando. Come sempre, si deve continuare a praticare una buona igiene durante queste attività (ad esempio, lavarsi le mani prima e dopo aver interagito con l’animale, soprattutto dopo le uscite esterne; assicurarsi che l’animale sia tenuto ben curato; pulire regolarmente le ciotole di cibo, acqua, i giochi e la lettiera).

Se sono positivo posso contagiare il mio animale domestico?

Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione.
Pertanto, una maggiore cautela, si raccomanda a chi risulta infetto (tampone positivo) o sintomatico (febbre, sintomi respiratori lievi o gravi, tosse, saturazione insufficiente, diarrea o altro) o malato di COVID-19 di limitare il contatto con gli animali fino a quando non si avranno maggiori e più sicure informazioni epidemiologiche sul virus.
In particolare, si deve chiedere ad un altro membro della famiglia di occuparsi di portare a passeggio, nutrire e giocare con il vostro animale domestico.


Se avete un animale di servizio o dovete per necessità accudire il vostro animale domestico dovete sempre indossare una maschera facciale FP2 o FP3 indossate i guanti e non condividete il cibo, non baciateli, non abbracciateli e lavatevi le mani prima e dopo ogni contatto.


Come sempre, un accurato lavaggio e disinfezione delle mani, distanziamento sociale, utilizzo di dispositivi di protezione (mascherine, occhiali e guanti) e altre pratiche di controllo delle infezioni possono sempre ridurre notevolmente le possibilità di diffusione di qualsiasi malattia infettiva.