Cos’è il rischio giuridico?

La Legge Italiana prevede che l’adozione sia “consentita a favore dei minori dichiarati in stato di adottabilità”.
Lo stato di adottabilità sancisce il diritto e bisogno del bambino di crescere in una famiglia diversa da quella d’origine e che presenta i requisiti previsti dalla legge.
Con il termine rischio giuridico si indica la fase in cui non è terminato il procedimento di accertamento dello stato di adottabilità del minore. Il bambino, in questo momento, ha comunque il diritto e bisogno d’iniziare il suo percorso di inserimento in una famiglia pronta ad accoglierlo e che presenta i requisiti per la sua futura adozione.

Chi decide sullo stato di adottabilità?

Il Tribunale per i Minorenni competente per territorio; che decide con sentenza.

Perché si parla di “rischio”?

La sentenza che dispone l’adottabilità del bambino può essere impugnata (quindi si può chiedere ad un altro giudice di rivalutare la decisione precedentemente presa) davanti alla Corte di Appello Sezione Minori.
È da precisare che anche questa seconda decisione può essere messa in discussione con ricorso in Corte di Cassazione.
I tempi che intercorrono nel corso di questi gradi di giudizio possono essere molto lunghi, rendendo così incerto lo status del minore e, quindi, l’adozione definitiva da parte della famiglia a cui è affidato.
L’adozione, infatti, può avvenire solo nel momento in cui non è più impugnabile lo stato di adottabilità del minore.

Chi può opporsi e chiedere che sia rivalutato lo stato di adottabilità del minore?

• Il Pubblico Ministero qualora non sia d’accordo sulla dichiarazione.
• I genitori del minore.
• I parenti entro il quarto grado di quest’ultimo, ma solo nel caso sussistano con il bambino rapporti significativi.

La famiglia che sceglie di accogliere nel rischio giuridico

La coppia viene informata su tale condizione di rischio giuridico e presta precedentemente la sua disponibilità a questo tipo di collocamento familiare, anche se temporaneo, in attesa del giudizio finale. La coppia e il minore saranno accompagnati in questa fase dagli operatori dei Servizi Sociali che daranno nuovi significati e prospettive sulla vita futura.

Quando il procedimento termina con la conferma dello stato di adottabilità

L’affido familiare a rischio giuridico diventa affidamento preadottivo della durata di un anno per poi diventare adozione legittimante. Nel caso invece in cui non sia confermata la scelta dell’adozione, il Tribunale dei Minorenni deciderà sul collocamento del minore in modo diverso, sulla base dei suoi bisogni e necessità.

In punta di piedi

“Cara Adozione tante sono state le persone che ho visto, entrare e uscire dalla tua porta, ognuna condivideva un desiderio, ma ogni storia era diversa. Giorno dopo giorno la parte della tua casa si riempiva di fotografie che piano piano si trasformavano in passi scalpitanti di bambini che diventavano reali. Ora che sono entrata nella tua casa spero di continuare a restare un’ospite gradita, che crescerà attraverso le pellicole dei film, che portano ciascuna il racconto di una storia con un finale tutto da scoprire”.

Greta ci ricorda che l’adozione è un percorso che trasforma le prospettive di chi gli si avvicina per conoscerlo, a cui dobbiamo avvicinarci in punta di piedi, come a ogni cosa preziosa, e che i passi di cui si compone sono quelle dei bambini portatori di storie reali e bisogni da accogliere.

(In punta di piedi, lettera di Greta, studentessa in crescita, da Cara Adozione )