Il numero degli animali da compagnia, cani e gatti soprattutto, è in costante aumento. Sempre più spesso quindi i bambini nascono in famiglie in cui esistono già dei componenti a quattro zampe. Quando un neonato arriva in casa e catalizza su di sè tutte le attenzioni dei padroni, può non essere facile per i nostri amici animali.

Con un po’ d’attenzione e di pazienza e dei piccoli accorgimenti però si raggiungerà un nuovo equilibrio e i vostri bambini riceveranno uno dei doni più speciali: quello di crescere insieme ad un amico unico.
Cosa possiamo fare dunque per facilitare la vita a cani e gatti domestici e proteggere allo stesso tempo il neonato?
Lo abbiamo chiesto al dr. Luca Giansanti, medico veterinario romano, che sul suo profilo Instagram condivide suggerimenti e consigli per prendersi cura dei propri animali.

– Partiamo dalla gravidanza: il pericolo di contrarre la toxoplasmosi a contatto con gli animali, specialmente i gatti, è un falso mito o esiste? Come si può evitare?

Il pericolo che il gatto trasmetta la toxoplasmosi ad una donna incinta esiste, ma bisognerebbe evitare di fare inutili allarmismi che portano poi chi è in gravidanza ad allontanare il gatto. Si tratta infatti di un animale molto sensibile, che risponde con un aumento del cortisolo, l’ormone dello stress, a tutti quelli che sono i cambiamenti, soprattutto se riguardano una persona che è un punto di riferimento. Lo stress può innescare inoltre nel gatto tutta una serie di problemi come cistiti e gastroenteriti. Per questo l’importante è ricordare che la toxoplasmosi può essere contratta dalla donna solo ingerendo feci di un animale infetto. Basta quindi mantenere la semplice igiene delle mani e magari evitare di pulire la lettiera. È assolutamente falso invece che il gatto possa trasmetttere la toxoplasmosi attraverso graffi o morsi.

– Ci sono delle accortezze che possiamo prendere prima dell’arrivo del bambino per causare meno stress possibile ai nostri animali domestici?

L’arrivo di un bambino è un evento che può causare stress sia ai cani che ai gatti, perché comunque c’è un cambio di bioritmi, dovuto all’arrivo di un nuovo elemento nell’ambiente di riferimento. Ci sono animali, come i cani, che il più delle volte accolgono bene il nuovo arrivato e anzi mostrano gli stessi atteggiamenti di protezione che vedono mettere in atto dai padroni nei confronti del neonato. Il gatto ha più difficoltà ad accettare i cambiamenti e potrebbe mostrare il suo disagio anche a livello comportamentale. Potrebbe innestarsi una sorta di conflitto “gerarchico” con il nuovo arrivato. Per prepararlo bisognerebbe aumentare i momenti di gioco attivo e passivo, arricchire l’ambiente con giochi e tiragraffi. È utile inoltre ricreare un ambiente più rilassante con cuscinetti alla valeriana, erba gatta o fiori di bach. Si può ricorrere anche a dei diffusori per ambienti che liberano nell’aria feromoni in grado di tranquillizzare il gatto. Nella cameretta del bambino all’inizio sarebbe meglio creare degli impedimenti per l’animale e comunque i primi approcci dovranno essere sempre mediati dai genitori. Ovviamente ogni animale è diverso, gli esemplari di alcune razze sono più protettivi e delicati con i bebé e soprattutto i cuccioli saranno più irruenti.

– Prima di rientrare a casa con il neonato c’è qualcosa che possiamo fare per far familiarizzare cani o gatti con l’odore del nuovo bimbo in casa?

La conoscenza di un nuovo elemento deve essere sempre graduale e mai improvvisa, proprio per evitare l’insorgere di problemi comportamentali. Iniziare quindi a far sentire l’odore di alcuni capi del neonato, abituando l’animale alla presenza olfattiva prima che visiva del soggetto, può essere una buona strategia per stimolare una curiosità che poi viene soddisfatta quando il neonato arriverà a casa. Anche i padroni dovrebbero tenere addosso questi oggetti come asciugamani o copertine con l’odore del neonato, per ipregnarsi del nuovo odore. Questo fa abituare gli animali all’idea che i padroni sono in contatto con quel tipo di odore.

– Primi giorni di convivenza tra neonati ed animali: ci sono regole da seguire? Errori da evitare?

Bisogna evitare di essere troppo ansiosi sia nei confronti dell’animale che del neonato, ma essere anche molto attenti. Ad esempio non dimenticare il trattamento antiparassitario nei cani che stanno a contatto con i bambini e ricordare di tenere separato l’animale dal bambino subito dopo la somministrazione, per evitare che il piccolo possa venire in contatto con il prodotto. Monitorare che il cane non lecchi, soprattutto in viso, il neonato che ha una cute molto delicata che potrebbe irritarsi. Nei gatti si potrebbe sviluppare l’istinto a “cacciare”, soprattutto quando notano gli occhi in movimento del neonato. Bisogna perciò prestare particolare attenzione alle sue reazioni. Ovviamente le buone norme igieniche per noi umani sono imprescindibili: lavarsi sempre le mani dopo aver portato fuori il cane o dopo aver pulito la lettiera, per evitare di diventare vettori di infezioni quando poi toccheremo i nostri piccoli.

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