“Non è una vacanza”, ricorda la Family Coach Nan Coosemans, autrice del libro ‘Quello che i ragazzi non dicono’. I figli, soprattutto se adolescenti, vanno coinvolti ma anche lasciati liberi di esprimere sentimenti contrastanti come rabbia e noia. Ma attenzione: “Le regole devono continuare a essere rispettate”.
La quarantena sta mettendo duramente a rischio l’equilibrio di famiglie e coppie, che mai in passato si sono ritrovate a gestire una situazione di convivenza forzata così rigida e prolungata. È un periodo duro per chiunque, rimanere confinati in casa tutto il giorno non è affatto semplice, soprattutto quando vanno gestiti contemporaneamente lavoro, figli, compiti, faccende domestiche, spesa, coniuge e talvolta anche genitori o parenti anziani.
Tutti (più o meno) hanno recepito il divieto di uscire e molti offrono consigli su come impiegare il tempo nelle maniere più disparate, dai corsi di cucina allo yoga, ma pochi propongono soluzioni veramente efficaci per tenere impegnati i figli dentro casa, in maniera produttiva e proficua e in vista della ripresa – non a breve termine probabilmente – della scuola e delle attività didattiche e sportive.
“Una categoria particolarmente a rischio è quella degli adolescenti. Basta dare una scorsa a facebook per leggere i commenti di genitori disperati”, racconta Nan Coosemans, family coach che da vent’anni lavora nel mondo dello sviluppo personale a contatto con bambini e adolescenti aiutandoli nel proprio percorso di crescita personale.
“Gli adolescenti – spiega Coosemans – si trovano ad affrontare quel periodo della loro vita in cui vogliono scoprire il mondo, e il meccanismo di ribellarsi si acuisce ancora di più quando viene loro proibito di fare le cose che amano. ‘In questo momento così difficile con tutti i problemi che già ci sono devo anche trovarmi a discutere con loro per motivi futili, o perché faticano ad accettare le regole?’ Questa è la principale obiezione dei genitori, ma la verità è che i ragazzi sono realmente arrabbiati, tristi delusi e tutto ciò, se trascurato, può portare a problemi di carattere profondo, nel lungo termine”.
Ma esistono azioni concrete da mettere in campo fare con un figlio adolescente per incentivarlo realmente a fare tesoro del tempo passato in casa?
“Ricorda prima di tutto il tuo ruolo di genitore. Tu sei l’esempio. Stai attento a come parli anche di questa malattia: può suonare scontato ripeterlo, ma la verità è che i nostri figli sono come spugne, assorbono tutto e parleranno come noi. Spiega bene tutta la situazione e stai attento a non discriminare gli altri perché non fanno le cose come le fai tu, non restano in casa, osservano meno strettamente le regole ecc.”, aggiunge la Family Coach.
L’esperta suggerisce anche una serie di regole pratiche da seguire per trasformare la teoria in azione e ottenere il meglio dai figli insofferenti e dediti solo a social network, divano e cibo spazzatura. “Pensa a come puoi mettere in azione quello che sai oggi, rimanendo positivo, pur nella preoccupazione, e vivendo ogni giorno al meglio con gli strumenti che hai”, avverte. Come? Seguendo alcuni facili consigli da mettere in pratica.
1. Crea degli obiettivi e mantieni una routine con i tuoi figli, che sia per un giorno o per l’intera settimana.
2. Non è una vacanza né per loro né tanto meno per te, le regole devono continuare a esistere: puoi stipulare ‘patti’ diversi però è importante rimanere con entrambi i piedi per terra e restare coerenti. Continua a gestire il tempo trascorso sui device, quello passato sul divano, davanti alla tv, ecc. È importante continuare a rispettare gli orari, ad esempio quelli di colazione, pranzo e cena, le ore di studio come quelle di gioco.
3. Fai sport con loro. Ricorda che più ti muovi e più ossigeni il cervello, e questo vale anche per i tuoi figli. Oltre a rimanere lucidi, uno stato emotivo di questo tipo aiuta a gestire le giornate in modo migliore. Un altro aspetto positivo del fare sport insieme in casa è che tuo figlio adolescente non si vergognerà!
4. Osserva una dieta corretta: vitamina C, pochi zuccheri e moltissimi liquidi!
5. Dai un budget ai tuoi figli e crea la sfida delle ricette! Falli cucinare senza giudicarli. Puoi motivarli a scovare piatti particolari e potete anche dividervi in squadre per appassionanti sfide ai fornelli.
6. Fai giochi da tavola. Sono sempre divertenti e anche se il tempo a disposizione è poco potete concedervi una partita la sera, subito dopo aver cenato.
7. Cerca spunti di lettura interessanti per loro. Ci sono diversi influencer che condividono i libri che stanno leggendo; non dimenticare che i giovani ascoltano preferibilmente i giovani!
8. Guardate film insieme! Scegliete film e fate una scaletta: qualcosa di motivazionale, di positivo, di scientifico, un documentario o altro…
9. Lavoretti da fare in casa ce ne sono sempre. Agisci sul senso di responsabilità del ragazzo, dagli un compito o chiedigli cosa gli piacerebbe, per esempio, cambiare nella sua camera.
10. Lasciagli del tempo da trascorrere da solo dove si possa anche annoiare o avere un po’ di privacy. Se avete una casa piccola create delle zone dove ognuno abbia il suo spazio.
11. Organizza delle video chiamate (Facetime, Skype, Zoom, etc.) con amici e altre famiglie per coinvolgerlo e mostrargli che non siete soli, che tutti restano a casa.
12. Parla con loro ma lasciagli anche lo spazio per poter dimostrare delusione, tristezza o altro: è importante riconoscere loro emozioni, ognuno ha il suo modo di viverle. È fondamentale anche che i ragazzi si sentano rispettati: non giudicate o negate loro emozioni!
13. Rimani sempre genitore! Ricordati, “Sei un esempio: quello che pensi crei!”. Ripetilo a te stesso con un mantra e non trascurare il fatto che il tuo cervello finirà con il mettere in pratica quelle che sono le tue credenze profonde.
Per avere qualche consiglio in più su come gestire questo periodo, la coach mette a disposizione 5 lezioni gratuite dedicate a genitori, insegnanti o educatori: https://www.genitoriinazione.it/lezioni-online/
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