a cura della dr.ssa Dott.ssa Beatrice Mösele

La corretta alimentazione può darci un aiuto nella ricerca di una gravidanza – e di una gravidanza sana! Quello che mangiamo infatti influisce da un lato sulla salute dei futuri genitori, e dall’altro aiuta a costruire le basi per il bimbo che verrà. Curare l’alimentazione quando si decide di cercare una gravidanza prima di tutto ci permette di avere condizioni più favorevoli al concepimento.

Su quali fattori incide l’alimentazione?

Danno cromosomico
Alcuni tipi di alimenti riescono a combattere i radicali liberi, che potrebbero influire sull’invecchiamento delle cellule ovariche e spermatiche, causando danni cromosomici. Questo può anche aumentare il rischio di aborto spontaneo. I radicali liberi si possono trovare in alcuni tipi di alimenti e nell’ambiente e vanno ridotti fortemente.

Peso corporeo
Essere in sovrappeso o sottopeso può interrompere i regolari cicli mestruali e sfasare o interrompere del tutto il ciclo mestruale. Gli errori nutrizionali finiscono spesso per alterare gli equilibri ormonali, generando disturbi come la riduzione della fertilità, l’aumento di peso, alterazioni del ph vaginale. Un eccesso di peso negli uomini può anche portare a una riduzione della conta spermatica.

Infiammazione
Molte problematiche legate alla fertilità, come l’endometriosi, aborto spontaneo e la preeclampsia vengono oggi correlate ad una infiammazione anomala. Uno dei motivi per cui l’obesità è ritenuta un fattore di infertilità è perché un eccesso di grasso rilascia sostanze chimiche infiammatorie.

Trasmissione epigenetica
stimoli ambientali, come la dieta, sono in grado di attivare o spegnere determinati geni responsabili spesso di patologie quali diabete e disfunzioni metaboliche. Anche se i cambiamenti epigenetici sono reversibili e non modificano la sequenza del DNA, una volta acquisite, le modifiche epigenetiche possono diventare ereditarie

Quale alimentazione seguire per favorire la fertilità?

Per l’uomo sono molto importanti quegli alimenti che contrastano l’oligospermia: uovo, pesci come il salmone ricchi di acidi grassi, crostacei e mitili, pesce azzurro, sono una fonte di micronutrienti essenziali per la salute riproduttiva maschile. Importante anche tenere sotto controllo la glicemia e sostenere il lavoro del fegato, ad esempio con l’impiego di verdure crude amare (indivia, radicchio, carciofi).

Per la donna il discorso è più articolato, così come lo è il ciclo riproduttivo femminile. Secondo la Bioterapia Nutrizionale, metodica seguita e adottata dal Progetto PCare, ogni fase del ciclo necessita di diversi nutrienti per sostenere il lavoro dell’apparato riproduttivo. Ad esempio nella fase preovulatoria occorre aiutare il fegato a sintetizzare gli ormoni che concorrono alla maturazione del follicolo, nella fase ovulatoria è importante una quota di colesterolo per la formazione di progesterone e corpo luteo, in fase premestruale l’alimentazione ci aiuta a contrastare i classici sintomi come gonfiore, crampi, voglia di dolce e rallentamento metabolico.

Anche in caso di fecondazione assistita seguire un percorso nutrizionale mirato è importante, innanzitutto perché migliora la risposta ovarica alla stimolazione ormonale e la qualità degli ovociti.

Inoltre migliora la possibilità di impianto dell’embrione (e questo vale anche per la ricerca di una gravidanza naturale).

La fase d’impianto è la fase più delicata del percorso di fecondazione assistita. Diversi studi hanno dimostrato che fattori immunologici e infiammatori possono influire su un buon risultato e una scelta qualitativa degli alimenti può aiutare a modulare la risposta immunitaria favorendo l’annidamento dell’embrione.
Ad esempio nelle persone obese l’eccesso di grasso può essere responsabile del rilascio di sostanze chimiche infiammatorie.

Anche nelle donne con endometriosi, in cui si presenta uno stato d’infiammazione cronica, un regime alimentare studiato può ridurre notevolmente lo stato infiammatorio. Inoltre un sistema immunitario debole, o anche troppo efficiente nel combattere la minaccia quotidiana rappresentata da infezioni e malattie, può avere delle conseguenze sull’impianto e aumentare il rischio di aborti spontanei multipli.

Se uno degli ostacoli al concepimento riguarda la qualità o la quantità degli spermatozoi, ancora ci viene in aiuto un supporto nutrizionale. è stato dimostrato che un regime alimentare mirato può contribuire all’attivazione della spermatogenesi con un aumento degli spermatozoi per ml di eiaculato, riduzione delle forme anomale e aumento della loro motilità. Inoltre l’alimentazione può contribuire alla correzione della biochimica del plasma seminale le cui caratteristiche sono importanti per la motilità degli spermatozoi. è stato dimostrato che i radicali liberi che possono influire sull’invecchiamento degli spermatozoi, causando danni cromosomici, possono essere ridotti da una corretta alimentazione. Infine un eccesso di peso negli uomini può essere responsabile del numero di spermatozoi.

E infine in caso di fecondazione assistita non sono pochi gli effetti collaterali dati dai numerosi farmaci da assumere per la stimolazione ormonale. Edema, aumento di peso, mal di testa, nausea, sensazione di gonfiore e tensione, stanchezza, ritenzione idrica alle gambe e persino gli sbalzi d’umore si possono tenere sotto controllo con un regime alimentare mirato che sostenga tutto l’organismo in questo percorso.