I Servizi Sociali intervengono nelle diverse fasi del percorso adottivo con compiti specifici: prima della dichiarazione di idoneità, durante la fase dell’attesa e dopo l’arrivo del bambino.

1.Prima della dichiarazione di idoneità

Il Tribunale per i minorenni (TM ) dà ai Servizi Sociali il compito di conoscere la coppia, in particolar modo avendo cura di comprendere le aspettative, i limiti-risorse e le peculiarità della stessa.
Con il termine “indagine sulle risorse della coppia” non si fa riferimento agli aspetti materiali, ma al complesso di capacità e di rete familiare-sociale che la coppia possiede a favore del minore adottato. I futuri genitori sono accompagnati a interrogarsi sulle caratteristiche della realtà adottiva per tutelare al meglio quello che sarà il futuro nucleo familiare. In questo senso è necessario comprendere l’importanza del percorso conoscitivo e formativo proposto dai Servizi prima della dichiarazione di idoneità.

Attività svolte dai Servizi a supporto delle coppie che intendono adottare:

  • organizzazione di incontri di formazione e informazione sull’adozione;
  • conoscenza della coppia dal punto di vista psicosociale. Nel corso di questa fase la coppia avrà modo di riflettere sulle capacità e risorse educative che dovrà mettere in gioco come futuro genitore di un bambino adottato e sulle motivazioni che la spinge verso tale percorso;
  • redazione della relazione finale. Terminata la fase conoscitiva, il Servizio Sociale redige per il TM uno scritto da cui saranno prese le informazioni necessarie in merito alla decisione sulla dichiarazione di idoneità.

Cosa contiene la relazione finale?

La relazione contiene una descrizione dettagliata sulle caratteristiche della coppia che si possono così riassumere:

  • storia individuale e di coppia;
  • qualità della relazione della coppia e caratteristiche dei singoli;
  • modelli educativi nei confronti di un bambino;
  • motivazioni all’adozione;
  • situazione sanitaria, economica e lavorativa.

2. Durante la fase dell’attesa

I Servizi, in collaborazione con Enti o Associazioni di genitori adottivi, potranno organizzare momenti formativi per permettere alla coppia di approfondire ed elaborare alcune tematiche che caratterizzano il percorso adottivo (condivisione di vissuti ed esperienze, giochi di ruolo, approfondimento di tematiche relative alla genitorialità adottiva).

3. L’arrivo del bambino in famiglia

Con l’ingresso del bambino in famiglia sarà compito dei Servizi far visita al nucleo appena nato per osservarlo nel nuovo ambiente di vita. Il ruolo sarà quello di accompagnamento e sostegno della famiglia; al termine del primo anno viene redatta una seconda relazione sul rapporto del bambino con i genitori e ambiente circostante.

I servizi sociali territoriali accompagnano quindi la coppia:

  • durante i primi passi nel mondo dell’adozione;
  • nel momento dell’ingresso del bambino in famiglia;
  • durante il percorso di crescita del bambino in relazione ad eventuali situazioni problematiche nel post adozione.
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Avvicinarci, conoscersi, volersi bene

“Mi vorranno bene anche se faccio i capricci? O se mi arrabbio? Mi vorranno bene anche se scoprono che sono cattivo?” (da Cara Adozione, “Avvicinarsi, conoscersi, volersi bene” di Mariangela Corrias, psicologa).

Queste possono essere alcune domande a cui cercherà di dar risposta il bambino arrivato nella sua famiglia adottiva. Sulla base di questi interrogativi trova senso il ruolo degli operatori dei Servizi (educatori, psicologi, assistenti sociali) che accompagnano la coppia nel post-adozione, fornendo prospettive alternative per organizzare al meglio la vita familiare.