“Siamo venuti al mondo per lasciare un segno nella vita, non per rimanere segnati”
C.Vagni
All’inizio è un solo un seme che racchiude grandi potenzialità, poi potrà sbocciare e trasformarsi per realizzarsi come essere umano.
Fin dal concepimento, il feto è ricettivo a influenze e stimoli che hanno una notevole rilevanza sulla qualità della sua vita futura. Una madre in attesa che sta bene fisicamente ed è felice avrà un bambino sano e felice. Se una donna mentre è incinta vive momenti difficili, anche il feto subirà quel disagio o quella paura.
Vari studi dimostrano che il feto sviluppando il suo sistema nervoso, sente i sapori del cibo materno che gli arrivano tramite il liquido amniotico, percepisce l’odore o il profumo che la madre porta sulla propria pelle, vede (infatti reagisce ad una luce se appoggiata sulla pancia della madre), sente i suoni, sia quelli interni del corpo della madre come il battito del cuore, sia quelli esterni, come la voce della madre e del padre o di chiunque altro si trovi nelle vicinanze, prova emozioni, ricorda.
Quando l’ambiente è sereno, la voce della madre è calma, o ascolta musica dolce, anche il battito del cuore del feto è regolare e i suoi movimenti sono lenti e armoniosi. Quando l’ambiente familiare è litigioso, il feto si nutre della tensione che si genera e dopo la nascita o durante la crescita spesso diventa un bambino irritabile, piagnucoloso, che dorme poco e si alimenta con difficoltà. Ma è il rifiuto, la percezione, in assoluto, più dolorosa.
Questo accade quando la donna accorgendosi di essere incinta, si fa prendere dall’angoscia o manifesta inadeguatezza ad affrontare l’evento, e pensa “non voglio questo figlio”; oppure è il padre a non volerlo e a mostrare ostilità. A volte, il bambino rifiutato non si sviluppa e muore prima di nascere.
Altre volte, il bambino nasce, ma porta con sé questo “buco affettivo” e, se durante la propria crescita non ha la possibilità di liberarsi da quel dolore, è destinato ad una vita difficile psicologicamente o a subire una malattia. Una vita serena e gioiosa ha le sue radici in una accoglienza amorevole da parte di entrambi i genitori che vivono felicemente il loro rapporto di coppia.
Per il ben-essere del bambino e del genitore
Mamme: se siete incinte, massaggiatevi teneramente la pancia, parlate dolcemente al vostro bambino e se vi trovate in un ambiente rumoroso rivolgetegli l’attenzione e tranquillizzatelo; se è già nato, dopo il bagnetto dedicate qualche minuto ad accarezzare e massaggiare dolcemente il corpo di vostro figlio, lo renderà tranquillo e felice.
Papà: mettetevi comodi e giocate con vostro figlio. Ogni momento di gioco è sempre una buona occasione per creare un positivo rapporto, accanto a quello già fortemente consolidato con la madre.