Grazie al WORTH Partnership Project, designer provenienti da tutta Europa hanno potuto sviluppare, nel più grande incubatore virtuale al mondo dedicato alla creatività, sei nuovi prodotti per l’infanzia che sfruttano tecniche di produzione innovative, le proprietà dei nuovi materiali e la tecnologia informatica

Calzini da “leggere” con cui divertirsi grazie alla realtà aumentata, pupazzi morbidi e interattivi per aiutare i bambini a sviluppare la consapevolezza del proprio corpo e una sensibilità sociale, giocattoli innovativi tra elettronica e ingegneria tessile, abiti esperienziali e intelligenti per i più piccoli o capi pensati ad hoc per aiutare i neonati prematuri e i loro genitori: sono solo alcuni degli incredibili prodotti realizzati dalle menti europee più innovative che hanno messo a disposizione il loro know how e la loro creatività per realizzare alcuni progetti ad hoc per bambini nell’ambito di WORTH Partnership Project, progetto finanziato dalla Commissione Europea.

Come sottolinea Korinna Mollá di Aitex, capofila del Consorzio a guida di Worth Partnership:


“L’infanzia è sempre più un target privilegiato dalle imprese che riconoscono nei bambini sia i consumatori di domani, sia interlocutori che già oggi possono influire sulle scelte familiari. La diffusione di dispositivi digitali e l’evolvere della tecnologia in tutti i campi (compreso quello tessile), insieme con la maggiore interattività stanno ridefinendo le relazioni tra apprendimento, informazione e conoscenza. Con l’avvento della rivoluzione digitale e dell’Internet of Things, il potenziale di valore aggiunto concreto per materiali e prodotti è cresciuto notevolmente, il che ha stimolato i designer in una reinterpretazione dei prodotti per bambini.”


Con 152 progetti selezionati che coinvolgono 345 partner provenienti da 34 Paesi EU-COSME – dalla Francia alla Germania, Spagna, UK, Italia, senza dimenticare Olanda, Slovenia, Moldavia, Estonia, Svezia, Finlandia, Montenegro, Serbia, etc – WORTH Partnership Project è il più grande incubatore europeo in ambito creativo: questo progetto della Commissione Europea è un laboratorio unico dove i designer europei possono sperimentare i vantaggi offerti da collaborazioni transnazionali e dalla partecipazione a un mercato interno di oltre 500 milioni di persone.

WALKYTALKIES

Nazioni coinvolte: Olanda, Germania

La collaborazione tra WALKYTALKIES, brand olandese che ha creato una serie di calzini per i più piccoli che si trasformano in allegre marionette e i designer tedeschi di bachHOCH2, ha dato vita a un progetto unico, pensato per stimolare la fantasia dei più piccoli. Scansionando l’illustrazione sulla confezione dei calzini, essa si trasforma in un mondo in realtà aumentata in cui i bambini potranno vivere le avventure dei personaggi WALKYTALKIES grazie a 4 storie interattive.

Le storie sono divertenti e al tempo stesso non troppo lunghe, in modo che i piccoli lettori possano seguirle facilmente. Grazie alla lettura interattiva, diventa possibile partecipare attivamente alla storia e contribuire a crearne la trama, prendendo decisioni che possono influenzarla. Navigare sui sette mari, viaggiare nell’era dei cavalieri e passeggiare attraverso una foresta magica… Non c‘è limite alla fantasia!

“Alcune recenti ricerche hanno dimostrato come i più piccoli tendano a evitare di leggere, privilegiando invece la fruizione di contenuti multimediali, ad esempio su YouTube. Si tratta di un’evoluzione che preoccupa gli educatori per le implicazioni che potrebbe avere in futuro”, spiega Nelleke van der Burg, fondatrice del brand WALKYTALKIES (The Netherlands).
“Pensando a questo, abbiamo deciso di combinare l’importanza della lettura, l’inevitabile presenza di device elettronici all’interno di ogni famiglia e i nostri WALKYTALKIES per creare qualcosa di nuovo che fosse in grado di stimolare la voglia di leggere nei bambini dai 5 anni in su.”

Questo progetto è stato già commercializzato ed è disponibile sul sito https://www.walkytalkies.nl/en_GB/

WEARABLE PLAY

Nazioni coinvolte: Germania, Italia, Estonia

L’innovativo progetto WEARABLE PLAY è tutto al femminile! Le ricercatrici e designer Michaela Honauer, (Germania) Secil Ugur Yavuz (Italia) e Kristi Kuusk (Estonia) hanno pensato a una modalità per creare un equilibro tra il tempo che i bambini passano davanti a uno schermo e il gioco fisico. È nato così Worm-e, prototipo di un pupazzo morbido e interattivo in grado di coinvolgere i più piccoli incoraggiandoli a interagire. Il giocattolo, morbido e colorato, fa da collegamento tra il mondo fisico e quello digitale grazie a un’app creata appositamente che monitora le modalità di gioco e registra i risultati, emettendo una notifica quando il bambino trascorre troppo tempo davanti allo schermo.

Worm-e è nato dalla constatazione che i più piccoli interagiscono sempre più con device elettronici che consentono loro di giocare, apprendere e comunicare attraverso uno schermo. Tutto questo può però creare problemi per quanto riguarda il loro benessere, in quanto stare davanti a uno schermo riduce il movimento e le possibilità di interazione.

“Per migliorare il benessere di questa generazione di bambini sempre più tecnologici non dobbiamo trascurare l’esistenza delle tecnologie digitali, ma al contrario, è necessario trovare nuovi modi per farle coesistere con il mondo fisico che percepiamo e di cui facciamo esperienza attraverso il nostro corpo”, racconta Michaela Honauer.

PreemieCme

Nazioni coinvolte: Svezia, Spagna

I partner che hanno lavorato a questo progetto – Diana Svensson, fondatrice del brand svedese di abbigliamento per bambini Peek-A-Poo e l’azienda spagnola di abbigliamento e accessori RAPIFE – hanno creato il primo brand di capi per neonati prematuri in grado di semplificare l’interazione in ambiente ospedaliero dei genitori con i loro piccoli. Il design è stato ideato basandosi sui feedback e sulle esperienze dei genitori di neonati prematuri e delle infermiere che lavorano nei reparti di neonatologia degli ospedali scandinavi.

In particolare, i capi sono stati pensati dando particolare importanza al contatto genitore-figlio. I genitori non devono più destreggiarsi con chiusure complicate, bottoni e zip: una serie di fori posizionati strategicamente e un velcro morbido brevettato permettono di ottenere un contatto pelle a pelle in modo semplice e veloce con i loro piccoli.

“Progettando questi capi abbiamo prestato particolare attenzione anche alla loro sostenibilità, oltre a dotarli di un design unico e innovativo. Lavoreremo infatti con un mix di bamboo e di chitosano naturale, che è pensato per evitare di irritare la pelle delicata dei bebè ed è anche completamente riciclabile”, dichiara Diana Svensson (Svezia).

WEAR-ABOUTS

Nazioni coinvolte: Francia, Italia, Finlandia

Frutto della sinergia tra lo studio di design francese Arkellia, la pmi siciliana Eithne e l’associazione di arti e mestieri finlandese Modus, WEAR-ABOUTS crea abiti per bambini connessi a uno specifico luogo geografico e interattivi affinché possano essere “letti” attraverso un’app dedicata.

Questo progetto vuole esplorare cosa accadrebbe se le illustrazioni potessero uscire dai libri e trasformarsi in disegni tessili su indumenti, cosa direbbero delle storie intriganti che li hanno ispirati e come parlerebbero a chi li indossa. WEAR-ABOUTS esplora nuovi approcci educativi basati su modelli illustrati intelligenti come prodotti culturali interattivi che operano al confine tra illustrazione, educazione, turismo e moda.

“WEAR-ABOUTS – racconta Laetitia Barbu di Arkellia (Francia) – crea abiti per bambini che si ispirano a un determinato luogo e agiscono come prodotti turistici esperienziali intelligenti che stabiliscono una connessione profonda tra quel luogo e chi lo indossa. Consentono ai giovani e alle famiglie di scoprire una regione/area visitata in modo nuovo e non convenzionale, in particolare utilizzando la realtà aumentata”.

TTORCH

Nazioni coinvolte: Germania, Estonia

Frutto della collaborazione fra la designer tedesca Barbro Scholz e la ricercatrice PhD estone Paula Veske, il progetto TTorch consiste nella realizzazione di innovativi giocattoli creativi per bambini fino a otto anni, attraverso l’applicazione di tessuti elettronici.

Il kit è composto da un polpo “Jeffy”, un telo da mare e diversi componenti aggiuntivi per giocare, nonché un libretto per raccontare una storia. In tutte le componenti, i tessuti elettronici sono integrati e possono essere utilizzati come parte del circuito, per accendere, a esempio, una luce LED o giocare con i colori RGB.


“Il progetto è nato per riunire diversi campi, come l’elettronica e l’ingegneria tessile, al fine creare un kit a scopi didattici e seguire i principi dell’economia circolare durante il processo, – commenta Barbro Scholz – Questo kit di prodotti crea un “ponte” tra l’ingegneria e il design, consentendo al bambino di giocare con una fonte di luce personale e costruirvi un ambiente circostante.”

SPELLBOUND

Nazioni coinvolte: Estonia, Olanda

Nato dalla collaborazione tra la designer-ricercatrice estone Kristi Kuusk, Anne Kuusk di Pambu (una delle ultime aziende produttrici di abbigliamento rimaste a Parnu – Estonia) e l’illustratrice olandese Kerstin Zabransky che ama esplorare nuovi modi di narrazione visiva.

Spellbound è un brand innovativo di abbigliamento per bambini che si basa su una produzione etica, realizzata principalmente materiale tessile residuo, e invita chi indossa i suoi capi a una narrazione dinamica ottenuta con pigmenti sensibili ai raggi UV.
È così che nascono prodigiose t-shirt per bambini che raccontano storie magiche come quella della volpe che danza di giorno ed esplora nuove galassie di notte.

“Spellbound – racconta Kristi Kuusk – nasce dall’idea di utilizzare in modo intelligente il materiale di scarto dalla produzione tessile tradizionale, arricchendolo di storie il cui contenuto cambia al variare del contesto intorno, per cui ciò che appare alla luce del sole si impreziosisce di nuovi personaggi o significati al buio.”