Tutte le misure di sostegno alla genitorialità sono ormai confluite nel cosiddetto “Assegno Unico”, il contributo previsto per tutte le famiglie con uno più figli, dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni.
C’è un bonus però che esiste ancora e non è stato assorbito dall’Assegno unico. Si tratta del “bonus asilo nido”, un aiuto pensato per le famiglie per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e per forme di assistenza domiciliare, in caso di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Qual è l’importo del bonus nido?

L’importo del contributo viene calcolato in base all’ISEE e può arrivare fino a 3000 euro annui.

  • ISEE fino a 25.000 euro: budget annuo 3.000 euro (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro per 11 mensilità).
  •  ISEE da 25.001 euro fino a 40.000 euro: budget annuo 2.500 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità.
  •  ISEE minorenni da 40.001 euro: budget annuo 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 per 11 mensilità).

Il contributo mensile erogato dall’Inps non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione

Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene invece erogato in seguito alla presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.

Anche in questo caso il contributo verrà calcolato un base all’ISEE, secondo le seguenti fasce:

  •  ISEE fino a 25.000 euro: importo erogabile 3.000 euro;
  •  ISEE da 25.001 euro fino a 40.000 euro: importo erogabile 2.500 euro;
  •  ISEE da 40.001: importo erogabile 1.500 euro.

Come fare domanda?.

Per ricevere il bonus nido sarà necessario presentare regolare domanda telematica all’Inps, tramite il sito web o con l’aiuto di Caf o patronati. In caso di più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.
Ai fini del rimborso, inoltre, è necessario che la domanda sia presentata dal genitore che sostiene il pagamento della retta.

Il genitore richiedente dovrà specificare nella domanda se l’asilo nido frequentato dal minore sia pubblico o privato autorizzato e indicare, in tal caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo. Il richiedente dovrà indicare, inoltre, le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2022, per le quali intende ottenere il beneficio.

Alla presentazione della domanda dovrà essere allegata la documentazione che prova il pagamento della retta relativa ad almeno un mese di frequenza oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
L’utente potrà autocertificare, inoltre, l’importo della fattura che dovrà essere congruo rispetto alla documentazione di spesa allegata.