L’allattamento pur essendo un evento del tutto naturale è fonte di timori e ansie per le neomamme, spesso privi di fondamento, perché fin dall’inizio della gravidanza la maggior parte delle donne in salute è nelle condizioni di nutrire al meglio il proprio bimbo, prima in utero poi attraverso il seno, con una produzione di latte quantitativamente sufficiente e dalle caratteristiche nutritive perfettamente rispondenti ai bisogni del nuovo nato.

I BENEFICI PER MAMMA E NEONATO

Il latte materno è il miglior alimento che la mamma possa offrire al suo bambino perché è sempre sterile e alla giusta temperatura, in qualsiasi fase dell’allattamento è allineato ai valori nutrizionali richiesti dalla crescita e la sua produzione viene attivata e regolata semplicemente dalla suzione.
L’allattamento materno è importante perché rafforza il legame del bimbo con la madre, e presenta molti effetti positivi sulla salute del neonato e della donna: facilita la digestione, rafforza le difese immunitarie del bambino e lo protegge da disturbi gastrointestinali e respiratori, mentre previene l’insorgere di malattie metaboliche e allergie. Aiuta la madre a ritrovare il peso forma dopo la gravidanza mentre accelera il recupero della puerpera, grazie alle contrazioni uterine stimolate dalla suzione e al rilascio di endorfine che contrastano la depressione post partum; previene il diabete e riduce il rischio di tumore al seno fino alla menopausa o di cancro alle ovaie (- 27% nelle donne che hanno allattato al seno).

COME FACILITARE LA POPPATA

Attaccare il neonato al seno nelle ore immediatamente successive alla nascita vuol dire facilitare le successive poppate, ossia stimolare una prima emissione di colostro e poi quelle di latte. Sotto questo aspetto è dunque molto importante partorire in una struttura con regole e abitudini che non siano d’intralcio all’allattamento: preferite reparti di maternità dove è previsto che ogni madre possa stare insieme al suo bambino da subito, 24 ore su 24, perché è necessario che il piccolo venga attaccato spesso al seno, ogni volta che ne manifesta l’esigenza voltando la testa verso il busto della mamma. Per lo stesso motivo non dovrebbero essere offerte integrazioni al latte materno, né biberon né ciuccio, che rischiano di distoglierlo dalla poppata al seno.

MITI DA SFATARE

A differenza di quello che si pensava in passato, l’allattamento non è sottoposto ad orari, si allatta a richiesta, non è necessario seguire regole di orario, né di quantità e durata delle poppate: inizialmente il neonato si nutre di tanti pasti brevi e ravvicinati che innescano un’adeguata produzione di latte, poi man mano che cresce ne diminuisce il numero.
Per sfatare miti del passato, è importante sapere che per i neonati sani e nati a termine oggi la classica doppia pesata – prima e dopo ogni pasto – viene sconsigliata perché foriera di inutili ansie. Una volta alla settimana è sufficiente per pesare il bebè, sempre con la stessa modalità, per controllare se prende peso regolarmente, mentre basta osservare alcuni facili segni indicatori di un’alimentazione adeguata, come lo sporcare giornalmente dai 6 agli 8 pannolini.

GLI OSTACOLI POSSONO ESSERE RISOLTI

Alcuni disturbi di facile soluzione – se trascurati – alla lunga possono essere d’ostacolo ad un allattamento sereno: se il capezzolo fa male anche dopo le prime volte e sanguina durante la poppata, è probabile che compaiano le ragadi.
Le ragadi possono essere collegate a un atteggiamento non corretto della bocca del bebè durante la suzione, o a caratteristiche anatomiche dei capezzoli. L’indurimento delle ghiandole mammarie, accompagnate da dolore e in certi casi da febbre, potrebbe essere causata da un ingorgo mammario con il latte che non fluisce, e se compare febbre potrebbe complicarsi in mastite, patologia per la quale è fondamentale ricorrere subito a cure mediche.
Infine, alcuni neonati hanno il frenulo della lingua troppo corto, il che rende loro difficile la suzione: tutte queste problematiche possono essere risolte agevolmente con l’aiuto di un’ostetrica o del medico di fiducia.
In ottica di medicina integrata l’agopuntura può essere un valido supporto all’allattamento, esistono infatti varie metodiche utilizzate per favorire la formazione di latte, e la fuoriuscita dello stesso, con riduzione dei rischi di ingorgo mammario.

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