Angelica è mamma di due bambini, Edoardo di 4 anni e Linda di 1 anno. È nata in una famiglia di commercialisti e fin da piccola ha sempre voluto seguire le orme del padre, che purtroppo è venuto a mancare quando aveva solo 25 anni.
Per Angelica lui è sempre stato fonte d’ispirazione ed era esattamente l’esempio di professionista, serio ed onesto, che avrebbe voluto essere anche lei. È riuscita a realizzare il suo sogno ed oggi lavora nel suo studio a Treviso.

La passione per la finanza ha incontrato quella per i social media e nelle Instagram Stories del suo profilo @angelica81tv condivide, oltre alla sua vita, pillole fiscali che riguardano la famiglia (con spiegazione dei provvedimenti ministeriali come ad es. bonus, assegni familiari, come compilare le richieste, etc..) ma anche per tutti coloro che lavorano in regime di libera professione come artigiani, consulenti, influencer. Inoltre è fondatrice, insieme ad altre due mamme, del blog Wild Mamas in cui si occupa di dare suggerimenti e consigli sulla fiscalità.

Ci ha raccontato di aver iniziato ad usare i social un po’ per caso, dopo aver avuto il primo figlio, e un po’ trascinata da una cara amica con cui condivide la passione per la fotografia. Fin da subito si è resa conto che Instagram era un vero e proprio luogo virtuale dove poter conoscere tante altre mamme, scambiarsi consigli, confrontarsi, offrire e ricevere comprensione ed era allo stesso tempo divertente poter tenere una sorta di diario quotidiano con momenti di famiglia, genitorialità e passioni.

“Mi piace l’idea di poter condividere le due dimensioni di donna-mamma e di libera professionista, di poter conoscere tantissime altre donne con cui ho potuto condividere la mia esperienza talvolta simile, talvolta opposta alla mia; da questi incontri traggo comunque una crescita personale.”

Angelica spera di essere un esempio e fonte d’ispirazione per tutte quelle donne e mamme che si trovano ad affrontare il tema, ancora molto sensibile, della maternità e lavoro. Vuole lanciare il messaggio che essere mamme e donne lavoratrici si può, malgrado le mille difficoltà e le tutele spesso minime.

“Prima di diventare mamma trascorrevo tantissime ore nel mio studio, ma quando è nato il mio primo figlio la mia prospettiva è totalmente cambiata: volevo continuare ad essere la professionista realizzata, la donna che era riuscita a mettere in piedi uno studio tutto suo, ma il mio bambino veniva prima di ogni cosa”.

Molto presto si è resa conto infatti della difficoltà di riuscire a conciliare casa, bambino e lavoro e così ha dovuto concentrare le sue energie e avviare una vera e propria strutturazione del suo studio, diversa da quella programmata inizialmente, prevedendo alcuni aiuti esterni e non per ultimo quello di suo marito, con cui lavora.  Con l’arrivo della seconda bambina la situazione diventata più complessa, tanto che riuscire a trovare un equilibrio era diventato difficile e notevole fonte di stress, ma ancora non impossibile.

“Mi sono sentita davanti ad un bivio – racconta – in cui la scelta era tra la carriera e la famiglia ma non potevo accettare di buttare via tutti gli sforzi, i sacrifici e il lavoro di anni per arrivare fin lì. Ho dovuto appoggiarmi all’aiuto di una babysitter che mi aiutasse a gestire i bambini durante il giorno ma, siccome ho un grande desiderio di stare con loro il più possibile e per fortuna il mio lavoro me lo consente, spesso al pomeriggio lavoro da casa in smart working”.

È qui che entra in gioco l’aiuto fondamentale di suo marito con cui divide non solo gli impegni professionali ma anche le questioni domestiche, come una vera e propria squadra che lavora insieme.

“Capisco perfettamente tutte le donne e mamme che non vogliono rinunciare alla propria realizzazione personale e, allo stesso tempo, capisco anche quelle mamme che si sacrificano e sacrificano ogni cosa per i figli. Penso semplicemente che ognuna di noi debba trovare il suo equilibrio e ciò che ci fa stare bene, nel rispetto di noi stesse, della nostra famiglia e dei nostri bambini che abbiamo deciso di mettere al mondo. Senz’altro noi donne-mamme lavoratrici in proprio possiamo godere di una flessibilità organizzativa notevole, per la possibilità di autogestire i nostri tempi e talvolta anche gli spazi lavorativi e tutto questo si traduce in una grande opportunità: quella di poter essere presenti nella vita dei nostri figli, senza deleghe ma con qualche compromesso.”