Dermatologi e Pediatri della WHAD&P fanno chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica e presentano le Linee di indirizzo per un approccio globale, con gli stili di vita da seguire e i filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza.

Il mondo dermatologico e pediatrico da tempo sta rivolgendo sempre maggiore attenzione al tema cruciale della fotoprotezione. L’esposizione alla luce solare ha indiscutibilmente effetti salutari per il nostro organismo (basti pensare alla produzione della vitamina D) e ciò anche nell’età pediatrica. Tuttavia, è fondamentale esporsi al sole in modo prudente, sia per gli adulti, ma soprattutto per i bambini, perché i danni provocati dal sole possono influire sulla loro salute da grandi.

I rischi della radiazione ultravioletta

La radiazione ultravioletta è responsabile non solo di potenziali danni cutanei acuti, quali l’ustione solare e le fotodermatiti, ma anche e soprattutto di danni a lungo termine, come l’insorgenza di tumori cutanei e il photoaging. Il melanoma cutaneo, in particolare, sembra più facilmente correlato alle esposizioni intense e intermittenti che spesso causano ustioni solari, soprattutto a quelle avvenute nell’età pediatrica.I bambini, infatti, sono più suscettibili sia alle scottature solari, che ai danni a lungo termine, poiché le loro difese naturali sono meno efficienti, la pelle è più sottile e la melanina meno rappresentata.

È stato calcolato che all’età di 20 anni ogni individuo ha ricevuto dal 40 al 50% del totale di radiazione ultravioletta raggiunto all’età di 60 anni. Ciò fa comprendere meglio quanto sia importante la fotoprotezione in età pediatrica, specie per i bambini di pelle più chiara.

Linee di indirizzo per la fotoprotezione pediatrica

La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P) ha riunito a Roma, presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali, per fare chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica. È stato realizzato un documento condiviso, “Linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica”, che presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire e i filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza.

Per una protezione corretta ed efficace e per prevenire i tumori cutanei, occorre tenere presente alcuni punti cardine:

– Identificare i soggetti a maggiore rischio.
– Adottare adeguate misure di fotoprotezione per prevenire le ustioni solari e limitare la quantità di raggi ultravioletti che raggiungono la pelle.
– Seguire una dieta ricca di alimenti contenenti antiossidanti (Vitamine C, E, A, Zinco, Selenio, Rame, Polifenoli, Flavonoidi, Carotenoidi, Probiotici).

La fotoprotezione, specie in età pediatrica, è indispensabile e non può limitarsi alla semplice applicazione di creme solari, ma è una pratica articolata, che richiede soprattutto misure protettive non farmacologiche e adeguati stili di vita.

Preoccupazioni sui filtri solari chimici

Il panel di esperti condivide le preoccupazioni relative alla potenziale tossicità dei filtri solari chimici. Molti di essi contengono sostanze che possono essere assorbite dall’organismo, producendo danni alla salute umana e risultando nocive per l’ambiente marino.

Cautelativamente si consiglia di preferire prodotti solari contenenti molecole inorganiche, soprattutto Ossido di Zinco, stabile e ad ampio spettro, possibilmente non formulato in nanoparticelle o nebulizzato. Si auspica che le autorità sanitarie possano cautelativamente bandire l’impiego delle molecole incriminate e considerare i filtri solari farmaci e non cosmetici.

Raccomandazioni pratiche per la protezione solare

– Prima dei 6 mesi di vita, i bambini non dovrebbero essere esposti intenzionalmente al sole.
– Si raccomanda di utilizzare indumenti protettivi ed eventualmente creme solari con filtri inorganici.
– I bambini dovrebbero soggiornare al riparo dal sole quando possibile.
– In caso di attività all’aperto, è necessario indossare indumenti protettivi, cappelli a falde larghe e occhiali da sole.
– Esporsi sempre con gradualità, evitando le ore centrali della giornata.
– In alcune circostanze, è necessario l’uso di filtri solari contenenti Ossido di Zinco, applicando la giusta quantità e ripetendo l’applicazione ogni due ore e dopo il bagno.
– Evitare prodotti contenenti profumi e preferire formulazioni resistenti all’acqua.

“Queste linee di indirizzo rappresentano il contributo che la WHAD&P intende offrire alla comunità medico-scientifica affinché insieme si possano proporre linee guida comuni per una fotoprotezione efficace e sicura nell’età pediatrica”, afferma il Prof. Fabio Arcangeli, Presidente WHAD&P.

Le Linee di indirizzo sulla fotoprotezione pediatrica sono state sottoscritte all’unanimità dal panel di esperti internazionali di dermatologia e pediatria. La World Health Academy of Dermatology and Pediatrics (WHAD&P) è un’associazione senza fine di lucro, affiliata alla World Health Academy, che promuove attività culturali, di ricerca scientifica e di formazione per garantire la salute dermatologica dei bambini.