Le ragadi sono fessurazioni del capezzolo, possono trovarsi sulla punta o alla base del capezzolo, possono essere superficiali o profonde e sono quasi sempre dolorose.
Le cause
Le ragadi sono causate quasi sempre da un cattivo posizionamento del bambino al seno, da un attacco scorretto o da una conformazione particolare della bocca o della lingua del bambino.
Posizionamento del bambino e attacco
Indipendentemente dalla posizione che si sceglie per allattare, il bambino dev’essere posizionato in maniera corretta al seno, dev’essere ben sostenuto, col corpo molto vicino a quello della mamma e allineato con la testa in asse rispetto al suo corpo, non va tenuto a pancia in su e con la testa girata di lato per attaccarsi al seno. Quando si avvicina il bambino al seno, il capezzolo deve trovarsi all’altezza del naso del bambino, in modo che, per attaccarsi, il bambino sia costretto ad alzare leggermente la testa. Quando un bambino poppa in modo scorretto, non riuscendo a drenare bene il seno, potrebbe non riuscire a prendere una quota adeguata di latte, oltre a causare le ragadi. Suggerisco alle mamme di provare varie posizioni, fino a trovare quella più adatta al proprio caso. Spesso la posizione semireclinata, si rivelerà quella più facile da usare e la più valida per una poppata efficiente.
Come attaccare il bambino
Quando si avvicina il bimbo al seno, è importante che il suo mento incontri per primo il seno della mamma, in modo che affondi per bene sul seno, il piccolo alzerà leggermente la testa, prendendo un bel boccone di tessuto mammario, in questo modo riuscirà a prendere in bocca più areola nella parte inferiore che in quella superiore, si troverà ad avere il mento affondato nel seno e il nasino che appena sfiora la pelle del seno della sua mamma. Quando la madre attacca il bambino e sente molto dolore, non serve che cerchi di resistere, stringendo i denti. Più tempo si cerca di resistere e più il capezzolo verrà lesionato. In questi casi è importante staccare il bambino, mettendogli un dito pulito all’angolo della bocca per interrompere la suzione e riattaccarlo correttamente. Per velocizzare la cicatrizzazione è utile spremere alcune gocce di colostro o di latte, spalmarle sulla ragade e lasciarle asciugare. Il latte materno ha infatti un forte potere disinfettante e cicatrizzante. Una volta corretto l’attacco e la suzione del bambino, l’allattamento può continuare con una frequenza dettata dalla richiesta del bambino. In gravidanza non è vietato usare creme per il seno se si desidera e se si crede che possano essere utili. È invece molto utile partecipare ad incontri informativi sull’allattamento, soprattutto se tenuti da una persona competente, in modo da apprendere le tecniche di attacco corretto del bambino al seno, così che anche le primissime poppate siano piacevoli sia per la mamma che per il bimbo e anche efficaci, in modo da prevenire problemi come la scarsa produzione e il conseguente malaccrescimento del bambino.