La ginecologa Chiara Di Pietro, con professionalità, ma con un linguaggio semplice e diretto, sfata online false credenze e fake news che riguardano le donne. Sul suo profilo Tik Tok @unaginecologaperamica e su quello Instagram @ginecologo_roma raggiunge ogni giorno migliaia di follower.
Ciclo, gravidanza, contraccezione, rapporti sessuali, anatomia dell’apparato genitale: tutti i vostri dubbi e le vostre domande troveranno una risposta seria e con base scientifica. Le abbiamo fatto qualche domanda per capire meglio il suo lavoro di divulgatrice sul web.
Com’è nata l’idea di aprire un profilo di divulgazione su Tik Tok e Instagram? E quali pensa siano le potenzialità dei social network in questo campo?
In realtà ci ho messo un po’ a convincermi. Era parecchio che mi girava per la testa l’idea di sfatare falsi miti e tabù e raccontare alle donne come siamo fatte e come funzioniamo. Ma confesso che mi ci è voluta una bella dose di coraggio per fare il primo video e pubblicarlo. È comunque una responsabilità enorme fare comunicazione medica. Se sbagli un balletto non succede nulla, ma se un’informazione di questo tipo non viene data nel modo semplice e giusto, per arrivare a tutti nel modo corretto, può essere un problema.
Quanto lavoro c’è dietro un account social come il suo? Come sceglie gli argomenti dei video/post?
Il lavoro è tantissimo. Bisogna pensare agli argomenti da trattare, scriverli in modo semplice, aggiornarsi continuamente su linee guida e novità: un lavoro nel lavoro perché non puoi e non devi togliere tempo alle tue pazienti. Per non parlare del fatto che sono anche una mamma e una moglie e gli affetti hanno bisogno di te. Spesso, soprattutto all’inizio, prima di prendere il giusto ritmo, lo facevo la notte quando tutti dormivano.
Parlare di ginecologia sui social può aiutare le tante donne che ancora oggi hanno paura della visita e rimandano i controlli di prevenzione che dovrebbero essere periodici?
Assolutamente sì. Sono tantissime le donne che mi scrivono e mi ringraziano dicendo che grazie a me hanno superato tante paure o hanno iniziato a fare i controlli. A volte basta un sorriso e un modo di fare accogliente per buttare giù quel muro di austerità che gira intorno al mito del medico sul piedistallo. Siamo persone anche noi, abbiamo studiato tanti anni per aiutare gli altri. E l’empatia credo sia una dote che ad un medico non può mancare!
Online si incontrano ancora molte fake news su gravidanza e concepimento? Quali sono le false credenze più comuni diffuse tra le pazienti?
In realtà le fake news sono tantissime e non solo online. Tante donne vivono la gravidanza come una malattia e si limitano in tantissime cose: non fanno sport, non hanno rapporti sessuali, non viaggiano. Invece la gravidanza, naturalmente se fisiologica e senza complicazioni, è un momento meraviglioso da godersi a pieno.
Ha notato un modo di vivere la maternità differente fra le sue pazienti negli ultimi due anni di pandemia? Come hanno affrontato il parto da sole le neo-mamme?
Diciamo che questa pandemia ha creato diversi disagi. In primis il dover fare la visite da sole (anche poveri papà aggiungerei!) e, nel periodo peggiore, anche dover partorire da sole. Il supporto emotivo è una cosa molto importante e questo ha reso, per alcune donne, il momento del parto più “spaventoso”. Per fortuna non è durato molto, ma fino a poco fa la partecipazione dei papà alla gravidanza è stato piuttosto marginale.
Mi auguro davvero con tutto il cuore che tutto ciò finisca presto!
Poter accedere alle informazioni online ha aiutato i genitori?
Sicuramente internet ha aiutato tantissimo. In un momento dove anche i corsi di preparazione al parto non si potevano fare, le donne erano ancora più spaurite. Il fatto di poter rivolgersi a professionisti via web è stato sicuramente di grandissima importanza per tutte le donne e per le panciotte ancora di piu!