Tuo figlio non vuole studiare inglese? Tutti i consigli di Novakid per aumentare la motivazione

Tuo figlio sbuffa e sbadiglia quando si tratta di studiare inglese e tu provi a spiegare che l’inglese è fondamentale, che ti apre le porte del mondo, che serve per viaggiare, fare amicizia, lavorare. Niente da fare. Ma come si fa a quando un figlio non vuole studiare?
Per convincere un figlio a studiare, che sia l’inglese o qualsiasi altra materia, premi e punizioni non servono. Quello che serve è aiutare ragazzi e ragazze a trovare la giusta motivazione allo studio.
Si può “accendere” la voglia di studiare lavorando sull’autostima dei ragazzi, stabilendo piccoli obiettivi raggiungibili e trasformando lo studio da obbligo noioso a passatempo piacevole.

Come? Ecco i preziosi consigli di Novakid, una piattaforma specializzata in corsi di inglese per bambini e bambine basati su storie, gamificazione e apprendimento interattivo e divertente.

Motivazione nell’apprendimento: comincia dall’autostima

Per imparare l’inglese ci vuole tanto tempo e tanto impegno e la motivazione è l’energia che serve per sostenere questo sforzo. Se ragazzi e ragazze non sono motivati, non impareranno, o impareranno poco e con fatica.

La psicologia ci insegna che esistono due tipi di motivazione: intrinesca o estrinesca. La motivazione estrinseca viene dall’esterno: studio per fare contenti i miei genitori o per, evitare una punizione. La motivazione intrinseca invece si basa sul piacere di imparare: un bambino che non vede l’ora che cominci la lezione di inglese perché si diverte a lezione e gli piace imparare nuove parole è mosso dalla motivazione intrinseca.

L’obiettivo quindi è far crescere la motivazione intrinseca, cioè aiutare bambini e bambine a sviluppare – con il tempo – il piacere di imparare.
Per riuscirci, per prima cosa devi lavorare sull’autostima. Autostima e motivazione sono collegate e se ci si sente poco capaci, la voglia di studiare scnde.“Ma cosa studio a fare? Tanto vado sempre male. Non sono portato per l’inglese”. Frasi come queste sono spie di una bassa autostima.

Ecco tre consigli per lavorare sull’autostima di bambini e bambine:

• evita i confronti (“io alla tua età ero bravissima”, “ guarda che bravo il tuo amico che prende sempre 9”). I confronti minano l’autostima e non sono utili.
• Loda l’impegno, a prescindere dal risultato (“bravissima, ho visto che ti sei impegnata molto”).
• Nota e supporta i progressi, anche piccoli.

Migliorare l’autostima di un figlio è il primo passo per aiutarlo a trovare la motivazione all’apprendimento dell’inglese.

Come motivare i bambini allo studio delle lingue

Veniamo ai consigli pratici. Per motivare allo studio dell’inglese puoi provare diverse cose, a seconda dell’età di tuo figlio. Con i ragazzi più grandi è più facile: puoi fare leva sul raggiungimento di un obiettivo (superare un esame di inglese, essere pronti per un viaggio o un soggiorno all’estero). Oppure puoi spiegare in quanti modi l’inglese può cambiarti la vita: se parli inglese puoi viaggiare viaggiare quasi ovunque nel mondo con facilità, parlare e fare amicizia con altri ragazzi in vacanza, capire i testi delle tue canzoni preferite, vedere film, ascoltare podcast, leggere blog e articoli su vari argomenti che ti interessano, seguire tutorial e webinar, guardare film e serie in lingua originale, partecipare a programmi di studio o di volontariato all’estero e fare nuove amicizie.

In realtà, se hai un figlio adolescente non dovrai faticare molto a convincerlo che parlare inglese è importante, perché se ne sarà reso conto da solo: l’inglese è la lingua di internet e dei social e i gamers comunicano in inglese. Con i più piccoli invece è più difficile e per motivare allo studio devi puntare sul piacere: studiare inglese per tuo figlio deve essere un’esperienza divertente.

Consigli pratici per motivare allo studio della lingua

Se bambini e bambine si annoiano, non imparano. Semplice. Se l’inglese è un’altra materia da studiare dopo la scuola, con liste di parole e regole di grammatica da imparare a memoria, la motivazione inevitabilmente calerà. Immagina invece se la lezione di inglese si svolgesse online, se non servissero libri né quaderni e se i compiti fossero giochi da fare online sul telefono o sul tablet. Tutta un’altra cosa.

Studio dell’inglese divertente e interattivo, quindi. Ma anche studio a partire dagli interessi personali di ogni bambino e bambina. Se tua figlia ama la musica, potete cercare insieme canzoni in inglese da cantare, se si interessa di magia potete guardare un tutorial in inglese su Youtube, se ama gli animali potete scoprire insieme i nomi dei suoi animali preferiti in inglese. Le idee sono tante: leggere fiabe insieme, ascoltare un audiolibro in inglese, guardare i cartoni animati in inglese o chiacchierare in inglese mentre si prende il tè sono altri esempi per aiutare la motivazione dei bambini a partire da quello che gli piace.

L’altro consiglio è di creare situazioni in cui parlare inglese sia davvero necessario per comunicare: una serata con la babysitter inglese, lezioni con un’insegnante madrelingua inglese o un pomeriggio di gioco con coetanei che parlano inglese. Se comunicare è una necessità, i bambini sono più motivati a imparare. Anche stabilire piccoli obiettivi raggiungibili è un modo per aiutare la motivazione: un esame di inglese per bambini, riuscire a nominare 10 oggetti in casa in inglese, imparare a memoria una poesia in inglese. Raggiungere un traguardo stimola la voglia di studiare e aumenta l’autostima e la sicurezza di sé.