La Pedagogia Clinica si prefigge l’obiettivo principale di educare la persona aiutandola a superare, sia individualmente che in gruppo, le situazioni di disagio psicofisico in cui si trova coinvolta.

Tra i metodi di cui tale scienza educativa dispone è possibile individuarne alcuni rivolti più nello specifico a bambini e adolescenti.
Il Metodo Writing Codex®, in particolare, è finalizzato ad aiutare il bambino a recuperare le proprie capacità di scrittura, a sviluppare potenzialità nella codifica dei simboli grafici e a maturare una maggiore disponibilità ad esprimere se stesso lasciando traccia di sé nello spazio e sul foglio bianco. Il metodo Writing Codex® richiede un setting ben definito.
È necessario un ambiente fisico idoneo, un atelier che sia spazioso e silenzioso, in grado di favorire attenzione e concentrazione nella persona, fornito del materiale didattico necessario per l’avviamento della stessa alle forme pre-scritturali e scritturali.
Il metodo si rivolge a chi presenta le seguenti difficoltà di scrittura:
– inversioni di lettere simili per suono (‘d’ per ‘t’, ‘v’ per ‘f’ ecc.);
– inversioni di lettere simili per forma (‘a’ per ‘o’, ‘m’ per ‘n’ ecc.);
– inversioni cinetiche (‘tartore’ per ‘trattore’ ecc.). Inversioni statiche (‘cambo’ per ‘campo’ ecc.);
– confusioni fra consonanti (‘c’ per ‘cq’ ecc.);
– omissioni di vocali, di consonanti (soprattutto nell’uso delle doppie), di sillabe, di accenti, nei digrammi, di lettere in posizione preconsonantica (‘piagere’ per ‘piangere’ ecc.);
– aggiunte di accenti e di sillabe, raddoppiamenti consonantici generici (‘libbro’ per ‘libro’ ecc.), dopo la vocale iniziale (‘alla’ per ‘ala’ ecc.) e in parole che hanno già un raddoppiamento (‘professore’ per ‘professore’ ecc.);
– sostituzioni di vocali (‘pingui’ per ‘pingue’ ecc.) e di consonanti (‘cardo’ per ‘caldo’ ecc.);
– difficoltà generiche nel rispettare le regole della morfologia, della sintassi e della punteggiatura.
Le tecniche fondamentali, tipiche del metodo Writing Codex®, puntano ad un apprendimento attivo dei segni che compongono le lettere dell’alfabeto, per mezzo di esperienze incentrate sul potenziamento della discriminazione percettivo – uditiva; della strutturazione fonologica dei segni grafici e sulla corrispettiva associazione dei suoni corrispondenti; della coordinazione oculo-manuale e della organizzazione laterale e spazio temporale del proprio corpo nello spazio, nonché degli aspetti attentivi, mnestici e affettivi, emotivi e relazionali.
Gran parte delle esperienze puntano ad un’acquisizione dei simboli alfabetici attraverso un percorso di scomposizione e ricomposizione delle singole lettere.
Risulta pertanto di fondamentale importanza l’apprendimento degli allografi, ossia dei simboli pregrafici che sono alla base della scrittura, degli elementi di base (linee rette, linee curve ecc.) di cui si compone, a seconda dei quattro sistemi grafici (stampato maiuscolo, stampato minuscolo, corsivo maiuscolo e corsivo minuscolo) considerati, ogni singola lettera.
In tal caso, è essenziale, da un punto di vista educativo, il ricorso alla scrittura policromatica, all’utilizzo dei quattro colori fondamentali (blu, verde, giallo e rosso) nella ricomposizione delle lettere attraverso i segni prescritturali elementari.
Il metodo consente alla persona di recuperare la propria padronanza comunicativa ed espressiva nella codifica scrittoria, insieme ad una maggiore sicurezza nella gestione di sé nello spazio e una motivazione più ampia a relazionarsi con gli altri per apprendere di più e in autonomia.

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