Cos’è il perineo?

Il perineo o zona perineale è la parte  centrale del corpo femminile, uno spazio  anatomico che osservato in un corpo in “posizione ginecologica”, (ossia con la paziente sdraiata sul dorso con le cosce e le gambe flesse ed allargate) risulta delimitato in alto dalla sinfisi pubica, in basso dal coccige e lateralmente dalla parte interna delle cosce.
Questo insieme di muscoli, di legamenti e di membrane molto solide formano un  vero e proprio pavimento, ergo il perineo può essere definito anche “pavimento pelvico”. Esso, come una rete, sostiene la vagina, la vescica e il retto.
Durante i nove mesi di gestazione supporta la gravidanza, tenendo chiuso il corpo femminile, in modo che possa portare a compimento la crescita del bambino sino all’ora della nascita. Al momento del parto si distende e dirige la testa del bambino nel canale genitale, aprendosi naturalmente affinché il bambino possa nascere.

Cenni di eziopatogenesi ed epidemiologia

I disturbi uro-genitali possono esordire nel primo trimestre, tuttavia la massima incidenza si ha nel terzo trimestre, con una frequenza maggiore nelle pluripare rispetto alle primipare. Tanti i fattori predisponenti e provocanti, ma tante anche le soluzioni. Il danno ostetrico, ad esempio, non può essere evitato ma può essere limitato adottando strategie preventive e terapie integrate. La parola d’ordine non può pertanto che essere “RIABILITAZIONE”. Inoltre, e per fortuna, non tutte le donne sono esposte agli stessi rischi di distensione perineale. È importante sottolineare che la presenza e il grado di lesioni al perineo sono soggettivi e dipendono anche dalla preparazione o meno del perineo durante la gravidanza.

Quando e come cominciare a pensare al perineo

Già nel periodo che precede il parto dovranno essere fornite alla donna informazioni relative ad atteggiamenti da assumere durante il travaglio ed il periodo espulsivo.
Un esempio banale: evitare sforzi espulsivi prima che la dilatazione sia completa, al fine di evitare lo scollamento della fascia vescicale. Questo è solo uno dei tanti atteggiamenti comportamentali da indicare ad una donna che vuole e deve voler bene a se stessa, al suo bambino e al suo perineo dalla pubertà sino alla menopausa e al climaterio.

Quella della gravidanza del parto e del puerperio è una fase magica, ricca di forti emozioni che può sfortunatamente essere inficiata da  problematiche legate alla funzione vescicale e sessuale di cui lo specialista fisiatra deve occuparsi, attraverso un rapporto preferenziale e confidenziale che dovrà protrarsi anche durante il periodo puerperale. Importante la selezione delle donne attraverso la compilazione della carta del perineo, che prevede tre classi di rischio perineale (R1, R2, R3), che a loro volta prevedono una suddivisione in gruppi terapeutici, fondamentale per la corretta presa in carico della paziente

Le tecniche di rieducazione del perineo  sono le seguenti: stretching vaginale, massaggio vaginale, esercizi di kegel, uso dei coni vaginali e del perineometro, esercizi posturali. Possibile un eventuale ricorso a tecniche strumentali. Il consiglio che vorrei dare alle donne è quello di non lavorare il perineo con metodi fai da te, ma di rivolgersi a professionisti fisiatri che hanno approfondito questo settore.

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