Mamma, papà cos’è la guerra?
La situazione che stiamo vivendo mette a dura prova tutti, dai più grandi ai più piccoli. Proprio adesso, dopo due anni di covid, lockdown, dad, dopo aver chiesto ai bambini di rimanere chiusi in casa, di stare a distanza dai compagni, di indossare mascherine, disinfettare le mani, non esplorare con il tatto, non andare al parco.. dopo aver imposto loro tutto quello che è contronatura, ci ritroviamo ad affrontare il tema di una guerra.
La nostra e la loro ennesima montagna da scalare.
Come spieghiamo ai nostri figli quello che sta accadendo?
Innanzi tutto come sempre ciò che mi preme precisare è che siamo noi a doverci avvicinare al loro mondo, utilizzando per esempio il loro cartone, il loro film, la loro favola preferita per paragonare quello che sta succedendo, relazionandolo all’età ed ai loro interessi.
Dopo aver spiegato che esiste un buono e un cattivo purtroppo a volte anche nella realtà e che tutto il mondo si sta impegnando per rimettere le cose in ordine, bisogna “esserci”.
Cosa intendo? I bambini interpretano in base alle nostre espressioni e la rassicurazione più grande è quella di dimostrare loro che in qualsiasi modo evolva la situazione, non saranno soli.
Con i bambini bisogna essere sinceri, non pessimisti, per cui anziché farsi prendere dall’ansia, fare previsioni dando per certe cose che non sappiamo, possiamo aiutarli a rimanere nel momento presente, per esempio, spiegando loro che il contributo di ognuno di noi è importante e per lo stesso motivo se ne hanno voglia potremmo realizzare insieme un disegno, una poesia, una lettera, che gli permetta di esprimere ciò che sentono e pensano.
Rispondiamo alle loro domande e non lasciamoli nella paura che ci sia qualcosa che non possano sapere. In fondo, la cosa più giusta da tenere presente per non sbagliare è ricordarci di guardare con i loro occhi, ascoltare, leggittimare e fare spazio alle loro emozioni, e rassicurarli con la nostra presenza.