Dal 27 maggio scorso la Società Italiana di Pediatria ha una nuova Presidente.

Per ricoprire la prestigiosa carica è stata scelta la Prof.ssa Annamaria Staiano, Professoressa Ordinaria di Pediatria presso l’Università di Napoli Federico II.

La professoressa Staiano, che siamo orgogliosi faccia parte già da tempo del Comitato Scientifico di Baby Magazine, guiderà la SIP sino al 2024, succedendo al Presidente uscente Alberto Villani che ha affiancato in questi anni come Vicepresidente.

Le abbiamo rivolto qualche domanda sul futuro della Pediatria e sulle problematiche più attuali che riguardano la cura dei bambini oggi.

– Quali sono le prime sfide da affrontare nell’immediato futuro? Quali le problematiche maggiori riscontrate dai pediatri oggi?

Relativamente alle problematiche pediatriche, la carenza di Specialisti in Pediatria, che si aggraverà ulteriormente nei prossimi anni, comporta che i bambini vengano spesso valutati in prima istanza dal medico dell’adulto, con un alto rischio di inappropriatezza clinica. La pandemia da SARS-CoV2 ha ulteriormente evidenziato i limiti dell’attuale organizzazione del nostro Sistema Sanitario Nazionale, mettendo in crisi la medicina/pediatria territoriale, a causa dell’enorme carico assistenziale.
Il periodo post-pandemico, dovrebbe essere vissuto come una irripetibile occasione di riorganizzazione, che possa tradurre questa emergenza in opportunità. In quest’ottica, una delle sfide future che ci siamo posti come Società Italiana di Pediatria è quella di contribuire alla rimodulazione della formazione specialistica pediatrica, valorizzando le aree formative per le quali sono state riscontrate le principali carenze quali, ad esempio, la pediatria di comunità e la terapia intensiva pediatrica. 

– Lei si è occupata soprattutto di nutrizione e gastroenterologia. Oggi l’obesità infantile è in aumento a causa di un’alimentazione scorretta e una vita particolarmente sedentaria. Quanto l’educazione alimentare in famiglia può supportare il pediatra?

La famiglia svolge un ruolo cruciale nella prevenzione dell’obesità e nel successo degli interventi di modifiche dello stile di vita. I genitori, infatti, rappresentano il primo modello da seguire. È fondamentale che fin dalla tenera età i bambini siano abituati a seguire una alimentazione varia, ricca di frutta e verdura, evitando di saltare i pasti. Al momento del pasto sarebbe preferibile non utilizzare dispositivi elettronici e tenere il televisore spento. Inoltre, i bambini devono essere educati a praticare regolarmente attività fisica e a non trascorrere troppo tempo davanti agli schermi, ed anche in questo l’esempio positivo dei genitori è importantissimo. Quelli descritti sono piccoli accorgimenti che, se seguiti da tutto il nucleo familiare, possono facilmente diventare la normalità per il bambino.

– Una nomina che arriva in un momento in cui bambini e ragazzi, categoria poco interessata direttamente dal Covid, ha però sofferto particolarmente psicologicamente della situazione pandemica. Una situazione che va attenzionata? Crede che la pandemia avrà ripercussioni da questo punto di vista anche in futuro?

È vero che bambini e ragazzi hanno, fortunatamente, sofferto meno per gli effetti diretti del COVID. Tuttavia, come dice correttamente lei, gli effetti “indiretti” sono stati notevoli ed allarmanti, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Infatti, la sospensione di tutte le attività sociali, incluse quelle scolastiche, ha pesato soprattutto su bambini e adolescenti: in ambito pediatrico è stato rilevato un aumento di disturbi della condotta alimentare, di casi di auto e etero aggressività, di ricorso alle sostanze stupefacenti e all’alcol ed anche di tentativi di suicidio, che rappresentano la manifestazione estrema di disagio, ma soprattutto una richiesta di aiuto.
Questa è una situazione che merita certamente attenzione. Ciononostante, siamo fiduciosi che, con il procedere della campagna vaccinale che sta coinvolgendo anche gli adolescenti, si possa tornare quanto prima ad una “vita normale”. La ripresa della socialità dovrebbe accompagnarsi ad una riduzione di queste manifestazioni, ma ovviamente è importante mantenere alta la guardia per cogliere tempestivamente eventuali segnali di allarme.

– Cosa pensa della possibilità che il vaccino Covid per la fascia 12-15 anni venga somministrato dai pediatri? Un approccio meno traumatico per i ragazzi?

Sicuramente i pediatri di famiglia sono una delle figure professionali più idonee alla somministrazione dei vaccini, in considerazione del rapporto fiduciario che esiste tra pediatra, genitori e bambini. Infatti, i pediatri hanno in cura i bambini fin dalla nascita e ne conoscono accuratamente la storia clinica e personale; pertanto, rappresentano per i genitori un importante punto di riferimento, in grado di sostenerli nell’affrontare i dubbi che si possono associare ad eventi di questo tipo.

– Questa nomina ha un’importanza ancora maggiore se pensiamo che è la prima donna a ricoprire questa carica. Vuole essere un segnale che qualcosa sta cambiando?

Sono molto onorata di essere la prima donna Presidente della Società Italiana di Pediatria. Mi auguro di poter essere solo la prima di una lunga serie. Nel corso degli ultimi anni, molto è stato fatto per migliorare la condizione della donna, ma ancora tanto c’è da fare. Credo che il vero cambiamento avverrà quando l’elezione di una donna ai vertici non sarà più vista come una eccezione, ma come la normalità.

 

annamaria staiano

Prof.ssa Annamaria Staiano
Professore Ordinario di Pediatria, è dal 2019 Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Tra i soci fondatori della SIGENP, è stata Presidente della stessa società dal 2010 al 2013. Dal 2015 è stata Vicepresidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) e, dal 2016, Tesoriere della Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN). I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la nutrizione e le intolleranze alimentari, la neurogastroenterologia e l’endoscopia pediatrica, i disordini funzionali gastrointestinali e della motilità esofagea, il microbiota intestinale e le malattie infiammatorie croniche intestinali. Lo studio di tali patologie ha portato alla pubblicazione di circa 300 manoscritti. La Professoressa Staiano ha contribuito alla definizione di linee guida internazionali sulla gestione del reflusso gastroesofageo, della stipsi cronica, dell’allergia alle proteine del latte vaccino e della nutrizione nelle malattie infiammatorie croniche intestinali.