Aperte le iscrizioni al secondo anno di attività per il progetto Arrampi_care
Il progetto “Arrampi_care”, promosso dall’associazione SASP di Torino e sostenuto dai fondi dell’8xmille di Unione Buddhista Italiana, offre a bambini e ragazzi dai 4 ai 20 anni con disturbi dello spettro autistico (DSA) la possibilità di praticare l’arrampicata sportiva – disciplina che si pratica su pareti attrezzate – con l’obiettivo di promuovere il loro benessere, acquisire e rafforzare le abilità motorie e cognitive, migliorarne l’inclusione sociale e superare lo stigma che colpisce le persone con autismo e i loro familiari.
“Lo sport è uno strumento potente: le ricerche, come quella condotta dalla canadese Emily Bremer nel 2016, dimostrano che l’impegno continuativo e regolare in attività sportive ha ricadute positive sulla salute dei bambini e ragazzi con autismo” spiega Lorenzo Bertoldi, presidente di SASP, associazione che gestisce i corsi nella più longeva palestra di arrampicata cittadina. “In particolare l’arrampicata sportiva è uno sport ideale per giovani con autismo, perché sviluppa capacità motorie di coordinazione, equilibrio, forza e resistenza, si pratica in piccoli gruppi, è abbastanza ʻschematica’, con una procedura precisa – mi lego, mi arrampico, mi appendo, comunico di voler scendere – e consente anche di lavorare sulle emozioni e sulle relazioni, in particolare con l’istruttore”.
L’arrampicata ha regole universali: le attività proposte sono uguali per tutti, applicate in base alle capacità di ciascuno, in una palestra che si presenta come un luogo ricreativo e di piacere, senza dare un taglio riabilitativo.
La prima edizione del corso ha visto la partecipazione di una ventina di bambini e ragazzi provenienti da Torino e dai paesi dell’hinterland. Per il secondo anno, sono aperte le iscrizioni: sarà un ciclo di 30 lezioni, da ottobre fino a giugno 2025. Inoltre, il nuovo ciclo proporrà uscite outdoor in piccoli gruppi accompagnati da una guida alpina.
Per info: sasptorino@gmail.com
tel. 011 5683154
L’innovazione del progetto Arrampi_care si riscontra anche dalla misurazione periodica della riuscita dei percorsi. Il CNR-ITD (Istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha monitorato i risultati del primo anno e i risultati sono incoraggianti: i ragazzi mostrano miglioramenti nella capacità di comunicare i propri stati e nell’intenzionalità dell’azione. L’obiettivo finale è creare delle linee guida per consentire agli istruttori di capire come agire in determinate situazioni; un esempio: il segnale di battere la mano sulla parete indica l’intenzione di voler scendere.
Il progetto Arrampi_care è realizzato grazie all’8xmille di Unione Buddhista Italiana.