DEFINIZIONE:
La pitiriasi rosea è una malattia esantematica descritta per la prima volta nel 1860 dal dermatologo Camille-Melchior Gibert. Inizialmente era chiamata roseola anulata ed è caratterizzata dalla comparsa di una chiazza rossastra e squamosa, di forma ovale e di diametro pari a 1-3 cm, chiamata chiazza madre o medaglione di Gibert. Interessa soprattutto bambini e giovani adulti di età compresa tra i 10 e i 35 anni
Dopo pochi giorni, anche sul tronco compaiono altre macchie simili, ma di dimensioni minori, che si dispongono “ad albero di Natale”, cioè a raggiera in modo simmetrico, come i rami di un abete.
Possono manifestarsi su petto, schiena, pancia, collo, cuoio capelluto e parte superiore degli arti, ma solitamente risparmiano il viso. In caso di pelle scura le macchie possono anche essere di colore grigio, marrone scuro o nero.
La pitiriasi rosea generalmente non dà alcun sintomo a parte l’eritema, che raramente è pruriginoso. Nel caso in cui si registri prurito, questo può essere alleviato con talco mentolato e saponi/creme emollienti o con antistaminici. L’importante è non grattare la pelle per evitare infezioni. A differenza di altre malattie esantematiche la pitiriasi non è contagiosa e guarisce spontaneamente entro 40-60 giorni senza alcuna terapia. Non si può prevenire e a volte può ripresentarsi anche a distanza di molti anni, ma in forma molto lieve.
Parole correlate:
| esantema | rush | malattie infettive | virus |