DEFINIZIONE:
Spesso accompagnato da pianto e urla, il capriccio nei bambini può avere innumerevoli significati: a volte futile ostinazione a cui i genitori devono rispondere in maniera ferma, cercando di dare un freno; altre un modo per attirare l’attenzione e frutto della noia e della mancanza di stimoli; in altri casi ancora, sintomo di disagio psicologico ed emotivo più profondo.
Il capriccio, così come il pianto, è quindi un mezzo di comunicazione da interpretare a seconda degli episodi per cercare di trovare le motivazioni che lo hanno originato.
Approfondimenti:
Filastrocca "I capricci"
di Elena Giulia Ghelardini
Quando faccio i capricci
mi si arruffan tutti i ricci
e se piango per un’ora
la mamma dice che m’ignora!
Pesto i piedi, mi butto a terra
la mamma guarda la sua serra.
È tanto grande il mio lamento
la mamma dice «Non lo sento».
Caspiterina che fatica
ecco arriva la mia amica.
«Perché piangi?» Lei mi chiede
e con calma poi si siede.
«Non lo so adesso che ci penso
piangendo tanto ho perso il senso!»
«Ecco guarda là chi c’è
la mamma aspetta proprio te!»