Quale genitore non conosce Peppa Pig, la maialina protagonista di uno dei cartoni animati più amati dai bambini? Francesca Romana Manni, psicologa e psicoterapeuta, esperta nella psicodiagnostica dell’età evolutiva, ha deciso di studiare i retroscena di questo celebre show e di metterne in luce la valenza educativa. Condividiamo la sua puntuale analisi sulla serie animata.

Una risata può aiutare a crescere

Lo humor, ingrediente ricorrente e chiave del successo della serie, non è un elemento così scontato. Perché in questo programma il divertimento è vissuto a molteplici livelli, creando un’armonia familiare tra le diverse generazioni. Le risate dentro il piccolo schermo sottolineano momenti di felicità, soddisfazione per le conquiste quotidiane e risoluzioni dei primi problemi; in pratica, come effettivamente avviene nella vita reale, il buonumore abbassa la tensione.

Cinque minuti di pura routine fanno bene

La routine familiare giornaliera rappresentata in Peppa Pig trasmette sicurezza e tranquillità ai piccoli spettatori, perché in un’età infantile si impara guardando i propri modelli, facendoli familiari e generalizzandoli poi in altri contesti. Guardando gli episodi con i genitori, i bambini possono immedesimarsi nei personaggi per via della routine familiare che vedono, poiché tratta di eventi realmente accaduti anche a loro. Routine quotidiane, quali quelle della nanna, dell’igiene personale, dell’andare a scuola, sono per Peppa e per i nostri bambini anche un modo per sviluppare funzioni cognitive quali la memoria, l’attenzione e la comprensione del concetto del tempo.

La gestione delle prime volte

Il mondo di Peppa Pig non è sempre rosa, nella serie animata vengono rappresentati contrasti e ostacoli che possono verificarsi, come le prime litigate con l’amichetto del cuore. La serie tiene conto del reale sviluppo cognitivo dei piccoli spettatori e rappresenta anche per i genitori un aiuto nell’imparare tecniche di problem solving, da riprodurre nella propria casa per sostenere la crescita dei propri bambini. Ad esempio, nella serie animata, Papà Pig si trova vicino alla figlia in un momento difficile e l’aiuta durante un litigio con un’amica, impiegando la tecnica di ascolto empatico, osservando il comportamento di sua figlia in difficoltà, senza sminuirla o giudicarla, ma rassicurandola.

Divertimento o meglio allegria, famigliarità e buon senso

La serie sorprende non per gli effetti speciali dei cartoni in 3D, ma per la sua semplicità. Dalla musica, ai dialoghi fino al disegno bidimensionale, tutto segue e accompagna le tappe evolutive dei piccoli spettatori. Il risultato è un’iniezione di leggerezza e stabilità, ma anche di scoperta e di crescita per piccoli e grandi, che parte da un fondamento essenziale: imparare insieme, senza ansia e addirittura divertendosi è senza dubbio il modo migliore di imprimere nella propria memoria comportamenti e nozioni utili.

Semplicità, umorismo e uno storyboard che prende in considerazione il punto di vista dei piccoli spettatori sembrano essere quindi gli elementi chiave per il successo di Peppa Pig. Se da un lato la quantità di tempo che passano i bambini davanti allo schermo è sempre un fattore d’allarme per i genitori, le conclusioni della dott.ssa Manni confermano che questa serie animata può essere guardata “senza sensi di colpa”, purché i bambini guardino la Tv per una durata di tempo ragionevole (tra i 30 e i 60 minuti possibilmente in momenti diversi della giornata).