Chi interagisce con un bambino nello Spettro Autistico, spesso, tende a vedere solo limitazioni e impedimenti.

Le prime domande che si pone sono:
– Che cosa non sa fare?
– Che cosa non può fare?

Questo tipo di approccio è ancora legato alla LOGICA DEL DEFICIT, basata su voler sottolineare che cosa “manchi” ad una persona autistica. Avere un APPROCCIO POSITIVO, invece, significa passare dalla logica del deficit alla LOGICA DEL VALORE AGGIUNTO.

Le domande che possiamo porci sono del tutto differenti e decisamente stimolanti:
– Quali sono i suoi punti di forza?
– Quali sono le sue risorse?
– Qual è il suo valore aggiunto?

L’Autismo NON è un deficit, NON è una mancanza, ma è un differente modo di essere, pensare, sentire, vedere.
È un differente stile cognitivo, percettivo e di apprendimento.
È fare esperienza del mondo in un modo diverso ed è proprio questo che può portare a idee e soluzioni fuori dagli schemi che possono essere un valore aggiunto.
Focalizziamoci su cosa le persone autistiche possono fare piuttosto che su cosa non riescono a fare! In che modo?

Cosa può fare un genitore?

1. È compito di un genitore avere, quanto prima, consapevolezza delle abilità e delle potenzialità del proprio figlio. Scoprire le sue passioni, ciò che lo rende felice, ciò che lo gratifica. Contattare un’abilità, ovvero qualcosa che il bambino ama fare e sa fare bene, lo aiuta a costruire la fiducia in se stesso e l’autostima.

2. È importante, poi, che il genitore lo aiuti a sviluppare e utilizzare queste abilità, che nel futuro potranno essergli utili e potranno essere il suo valore aggiunto. Aiutarlo a sviluppare i suoi interessi, di qualunque natura siano, le sue passioni, i suoi desideri, non solo favorisce un miglioramento del benessere, ma stimola l’impegno, la determinazione, la costanza, la concentrazione, tutte abilità che può sfruttare nella vita e, un domani, nel lavoro.
Se un bambino ha una passione e viene aiutato a coltivare questa sua passione, qualunque essa sia, sarà in grado di sviluppare creatività in quell’ambito e potrà trovare modi unici e ingegnosi per esprimerla.

Trovare il proprio valore aggiunto

Avere un modo diverso di pensare potrà, per esempio, aiutarlo a mettere in discussione la modalità in cui gli altri fanno ciò di cui è appassionato e consentirgli di notare un difetto nel processo – proprio perchè si chiede perché gli altri lo facciano così – e apportare un miglioramento.
Questo può essere il suo valore aggiunto.
Questa sua capacità di notare la differenza, un domani, se sviluppata, può essere una skill nel mondo del lavoro, perché aiuta a evidenziare errori o aspetti inutili in un processo.
Nessuna diagnosi e nessuna etichetta deve impedire alle persone autistiche di vivere al massimo il loro potenziale, di sviluppare la loro creatività e poter dare il loro contributo, perché avere un modo di pensare diverso dal nostro non è sbagliato.
Può, al contrario, condurre a trovare soluzioni diverse dalle nostre perché il problema viene visto sotto un’angolazione diversa.

Il valore aggiunto di Cristian

Cristian è un bellissimo ragazzo autistico non verbale, che, grazie alla sua meravigliosa mamma, comunica attraverso il computer con la comunicazione facilitata.
Il valore aggiunto di Cristian lo possiamo leggere nei suoi libri e lo possiamo ammirare nei suoi dipinti.
Questo perché la sua mamma ha avuto un approccio positivo, che ha permesso a Cris di farci conoscere le sue straordinarie abilità artistiche.

Mi sono innamorata subito di questa sua poesia e questo suo dipinto, dedicati alla nonna Bunica, a cui era molto legato.
Vedere la morte non come una fine, ma come una nuova luce, avere consapevolzza delle proprie emozioni, saper tradurre la tristezza, la fede e l’amore in colori e immagini che esprimono così tanto.

Tutto questo è il meraviglioso valore aggiunto che Cris offre al mondo grazie al coraggio e alla determinazione della mamma, che da sempre ha abbracciato la logica del valore aggiunto e ha permesso a suo figlio di esprimere se stesso, coltivando la sua creatività e le sue passioni.

Dipinto Cris poesia Stella Bunica

Stella Bunica

La morte e buio nella terra ma nuova luce nel firmamento

Vorrei essere astronomo per riconoscerti nonna

Il cielo blu notte che sempre più chiaro diventa
è stella bianca in mezzo con linee di luce
che vanno dalla stella al buio